USA, punture di vespa letali per una fattrice ed il suo puledro: come comportarsi per prevenire il problema.

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Una notizia proveniente dagli Stati Uniti ci ha suggerito di affrontare un argomento che riguarda prettamente la stagione estiva, durante la quale aumentano per i nostri animali domestici i rischi di incappare in situazioni spiacevoli e talvolta anche pericolose: aumentano infatti i pericoli derivanti dalle passeggiate e dalle giornate all’aria aperta per cani, gatti e anche i nostri cavalli che rischiano di incontrare sulla loro strada parassiti e insetti.
Avevamo già affrontato in una pubblicazione precedente le problematiche che possono scaturire dal morso di una zecca, oggi invece analizzeremo quali possono essere le conseguenze derivanti dall’incontro con una o più insetti (vespe, calabroni).
La notizia che riportiamo proviene dall’area del New Mexico, dove una fattrice con il suo puledro sono rimasti uccisi in seguito all’attacco di uno sciame di vespe, nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi non c’è stato nulla da fare per la mamma ed il suo piccolino di appena un anno: troppo numerose erano le punture ricevute ed il veterinario non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
Il puledro era già morto all’arrivo dei soccorsi, mentre la mamma che si rifiutava di lasciare il corpicino del suo piccolo ormai morto è morta poco dopo l’intervento del veterinario.
I soccorritori sono riusciti in seguito a disperdere lo sciame appiccando il fuoco ad un mucchio di letame ma ormai per i due cavalli era già troppo tardi, il fatto è accaduto il 19 giugno 2014 e la notizia originale può essere reperita su www.abqjournal.com (http://www.abqjournal.com/421481/news/bee-stings-kill-mare-her-colt-in-socorro-county.html).
Questa notizia ci ha ricordato che non avevamo in effetti ancora analizzato i pericoli derivanti dalle punture di insetti.
La puntura di vespa e/o di calabrone non è affatto da sottovalutare, poichè possono presentarsi allergie in grado di creare seri problemi all’animale, il veleno inoculato da api, vespe, calabroni e simili tramite il pungiglione provoca infiammazione, dolore, orticaria e vasodilatazione locale, è immediatamente riconoscibile perchè la zona colpita si gonfia immediatamente e causa forte irritazione.
Soprattutto in campagna rimorchi, capannoni e fienili ad esempio sono luoghi di nidificazione ideale per uno sciame di vespe che, se disturbato interviene per difendere il proprio alveare, perciò è consigliabile controllare periodicamente che le aree dove il nostro cavallo pascola all’aperto non presentino alveari e, qualora ci fossero, provvedere alla loro eliminazione o all’asportazione anche perchè come abbiamo visto poc’anzi l’attacco di uno sciame intero può essere davvero molto pericoloso.
Se ci accorgiamo che il nostro cavallo è stato punto da una vespa, calabrone o simile per prima cosa dobbiamo accertarci che il pungiglione non sia rimasto nella pelle del nostro animale, perchè potrebbe contenere dell’altro veleno che può complicare ulteriormente la situazione.
Una volta assicuratoci che il pungiglione non è più in sede, procediamo ad analizzare e ad disinfettare la parte interessata, applichiamo una pomata apposita (solitamente sono a base di cortisone), oppure applicate un impacco composto da acqua e bicarbonato di sodio e monitorare con attenzione il comportamento dell’animale.
Possono presentarsi in seguito alle punture di vespa delle reazioni allergiche che variano di gravità a seconda del grado di intolleranza al veleno.
In questo caso sono frequenti affanni respiratori e gonfiore particolarmente pronunciato è opportuno contattare immediatamente il veterinario.
(MC)

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