Mario Georges Verheyden, un asso di Coppe

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Mario Verheyden

Esordio a fianco del Team Italian a Gorla nella Longines EEF Series Nations Cup CSIO3*

Dal Belgio a Gorla Minore un viaggio nella vita professionale, e non solo, del tecnico FISE che ha accompagnato la squadra italiana alla conquista del secondo posto nella prima prova di qualifica del girone SUD.

Verheyden, un mondo senza orizzonti e confini

La storia di Mario Georges Verheyden è probabilmente già nota a molti dei nostri lettori ma, in ogni caso, partiamo dalle sue origini. Nasce in Svizzera, da genitori belgi, poiché la famiglia si era da poco trasferita in Italia, ad Angera, per motivi di lavoro paterno.

Il padre è ingegnere nucleare e lavora all’Euratom e appassionato di equitazione, monta come dilettante e crea una scuderia, l’Allevamento delle Paludi che in seguito è stata affiancata dal Club Ippico Euratom. Mario, pertanto, cresce in mezzo ai cavalli. 

La sua formazione scolastica è senza confini perché frequenta la Scuola Europea dove la lingua d’insegnamento è l’olandese ma convive giornalmente fuori dall’aula amici italiani.

Parla cinque lingue fluentemente e l’Europa è la sua casa. Fino a 27 anni ha doppia nazionalità, dopodiché un cambio di rotta e il passaporto diventa italiano. Da quel momento non ha più cambiato, gareggiando per il tricolore.

Una carriera costellata di successi importanti, partecipando alle competizioni più rilevanti a livello internazionale.

La carriera è stata più ricca di successi che non di delusioni e Mario Georges Verheyden ne ricorda alcuni.

Ho partecipato a numerose Coppe delle Nazioni con cavalli come Elan du Thot, Laissez faire, Elite delle Paludi e altri compagni di vita. Diverse le vittorie e i piazzamenti, ma la cosa importante è che in uno sport individualista come è l’equitazione, è bello lo spirito di squadra che si instaura in una circostanza come questa.

Non posso dimenticare l’emozione che ho provato scendendo in campo nell’ovale di Piazza di Siena con il pubblico di casa, vincendo il Piccolo Gran Premio Roma con una cavalla italiana da me allevata, Élite delle Paludi. Per questo continuo ad allevare e a dedicarmi giornalmente e prevalentemente ai giovani cavalli.”

Verheyden a Gorla
Verheyden a Gorla

Da atleta a istruttore, sempre con i piedi in campo

Il passaggio dal tenere i piedi nelle staffe a quello di istruire giovani talenti, e non solo, è stato per lui naturale. E grazie alle sue esperienze, cerca di trasmettere ai propri allievi un concetto che è quello della calma, del fare le cose al momento giusto. Tanto per i cavalli quanto per se stessi.

Mario Georges Verheyden è recentemente stato nominato chef d’equipe per la squadra italiana di seconda divisione e osservatore Under 25 in affiancamento al Capo Equipe italiano Marco Porro, e all’Equieffe Equestrian Centre di Gorla Minore ha guidato per la prima volta gli azzurri nella prima eliminatoria del girone sud della EEF Series.

Verheyden tecnico Italia
Verheyden tecnico Italia

“Ricevere questo incarico è per me un grande piacere e un motivo d’orgoglio, un riconoscimento alla carriera. Sono una persona curiosa ed entusiasta e ho vissuto questa prima esperienza tranquillamente perché ho ricevuto una grande fiducia.

In conclusione, Mario Verheyden ha delle passioni che non abbiano quattro gambe e, se sì, trova il tempo per dedicarvisi?

Certo che ne ho ma con questo nuovo incarico ne ho molto meno. A padel riesco ancora, seppur meno di prima, a giocare. Mentre il ballo latino americano che avevo iniziato a praticare lo scorso anno con mia moglie, per il momento è stato messo in stand by!

Verheyden con Giacomo Bassi
Verheyden con Giacomo Bassi

Mario, però, non ha svelato un’altra sua grande passione che passa ancora per sella e staffe ma quelle utilizzate da un fantino per le corse al galoppo negli ippodromi. Non è solo appassionato, è anche competente e conosce molti allenatori, proprietari e allevatori.

L’intervista è finita ma c’è un’ultima domanda, questa volta è Mario a farla a chi lo ha intervistato.

Senti, ma domattina alle 5 andiamo a San Siro a vedere i lavori in scuderia da Alduino Botti?” 

Se non è passione questa …

Testo e foto Enrico Querci

Il risultato della Longines EEF Series CSIO3* a Gorla Minore

© Riproduzione riservata.

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