Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata, la grinta che porta al successo.

Advertisement
bellei dellannunziata

In scuderia arriva trafelato. E’ in partenza per Tor di Valle dove l’attende l’ennesima serata di corse di una estate che si annuncia piena di impegni.Ci chiede di poter rispondere alle nostre domande mentre si cambia e nello stesso tempo fornisce indicazioni a papà Salvatore ed alla sorella Nunzia che lo assiste in segreteria. Il personaggio ippico che abbiamo di fronte è Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata, napoletano, 35 anni, professione driver, sposato con Livia dal 1999 e papà felice di Salvatore, Carmine e Lorenzo. Attualmente comanda la classifica 2009 dei guidatori con il maggior numero di vittorie contendendo il frustino d’oro, simbolo di questo particolare successo sportivo, ad Enrico Bellei.  – Scusi “VP“ ma lei non si ferma mai? “Se sono in movimento mi sento bene. Non riesco proprio a stare fermo.“  – Ma se dovesse proprio concedersi un periodo di riposo dove lo vorrebbe trascorrere?. “Non ho alcun dubbio. Da uomo di mare lo passerei a Capri l’isola più bella che c’è al mondo.“  – Oggi lei è tra i guidatori di maggior successo ma ci vuole raccontare dove e come è iniziata questa sua passione? “ Io dico di avere il sangue infetto, nel senso di essere nato con la passione per i cavalli e le corse tanto che già a 20 anni ero ufficialmente  in pista.“  – Ricorda dove e quando è avvenuto il suo debutto? “impossibile dimenticarlo. Iniziò con una mezza figuraccia proprio nell’ippodromo di Agnano dove siamo adesso. ero talmente emozionato che persi in avvio l’aggancio con l’autostart. Per fortuna che guidavo Nelson Gar, un signor cavallo, che mi permise di giungere comunque quarto al traguardo.“  – Ma dopo quell’esordio poco brillante poi di corse piacevoli da ricordare ve ne sono state tante. Quali maggiormente rimaste nel suo cuore e nella mente?. “Tutte le corse sono belle ed emozionanti. Sia quelle a reclamare sia i Gran Premi. Comunque ricordo il Trofeo del Garigliano con Rio Mav del 1999 ed il primo campionato guidatori a Montegiorgio nel 2000.“  – Poi una lunga pausa fino alla fine del 2005. “ Si, diciamo una lunga pausa di riflessione. In quegli anni sono maturato, ho compreso gli sbagli che stavo commettendo e li ho superati anche grazie all’aiuto della mia famiglia.“  – La sua brillante ripresa nel 2006 è avvenuta a Montecatini. “Proprio così. Fu con la vittoria nel Premio Dante Alighieri guidando For Kelly Park. Un cavallo che mi chiese di montare Giorgio D’Alessandro Senior, in quell’occasione appiedato. Dopo pochi giorni ebbi la gioia di vincere nuovamente a Montegiorgio il mio secondo campionato italiano guidatori.“  – Praticamente dal 2006 è stata una escalation continua di successi a ripetizione tanto da farle raggiungere quest’anno la vetta della speciale classifica per il frustino d’oro. Vuole svelarci il segreto?- “Nessun segreto. Come dicevo, gli anni bui della mia carriera mi hanno permesso di maturare e comprendere che questo lavoro va fatto sempre entrando in pista con la mente sgombra da qualsiasi altro pensiero. Una cosa che ormai faccio abitualmente e naturalmente. Non importa la posizione di partenza o il cavallo che si guida. Occorre dare sempre il meglio di se stessi.“  – Oggi lei, come tanti suoi colleghi, è un girovago in continuo spostamento da un ippodromo all’altro della penisola. La famiglia quanto risente di questa sua assenza. “ Sanno perfettamente che questo è il mio lavoro. Quello che ho scelto di fare. ma il ritorno a casa è tutto dedicato alla famiglia. “  -La sfida per la conquista del frustino d’oro  con un “mostro sacro“ del trotto quale Bellei le mette apprensione?. “Mi sta motivando, questo certamente ma le assicuro che non è in cima ai miei pensieri.“  – Domani le si avvicina Aladino con la sua lampada magica quale desiderio chiede di veder realizzato. “Avere un ranch tutto mio con tanti cavalli da curare magari in America una terra che unitamente all’Australia ed all’Africa mi piacerebbe visitare.“ La chiacchierata finisce qui dovendo il nostro intervistato mettersi in viaggio per Roma. Ci resta però da conoscere  cosa ne pensano di lui la sorella Nunzia che collabora in segreteria ed il papà Salvatore, driver ancora oggi in pista oltre che noto allenatore. “ Ci differenziano pochi anni di età – ci risponde con un largo sorriso Nunzia – e fin da piccoli siamo sempre rimasti molto legati. per mio fratello non è tanto importante quello che io faccio all’interno della scuderia quanto il sapere che sono presente. Per lui rappresento un preciso punto di riferimento e questo lo tranquillizza sempre.“  – L’ultima parola su Vincenzo-driver spetta naturalmente al genitore che raggiungiamo telefonicamente.  “Vincenzo è maturato molto e sbaglia adesso molto poco in corsa – ci risponde con leggera commozione papà Salvatore -ed è un uomo dalla doppia personalità. E’ tanto calmo, riflessivo, giocherellone quando fuori dalla pista per quanto poi diventa serio, grintoso e irruento in gara. Caratterialmente è molto diverso da me. Non si accontenta mai, tenta sempre di vincere e a volte la sua grande foga lo danneggia.“ (Bruno Delgado) (foto da uff.stampa agnano)

Rimani aggiornato sulle news di Horse Show Jumping

Iscriviti alla newsletter
51e76171 6f08 4fae 9896 9613470ad88b
Logo La Barbatella
logo Vill'Arquata
avantea logo
Progetto senza titolo1
Tenuta Monticelli logo
Logo stephex
IMG 7016
IMG 7017
Kep Italia
club ippico euratom ogo