
West Nile, l’estate record dei contagi: i cavalli tra le vittime più vulnerabili.

Nel 2025 l’Italia registra oltre l’80% dei casi di West Nile in Europa. I focolai tra i cavalli crescono e si diffondono a nuove aree del Paese. Vaccinazione e prevenzione sono fondamentali per proteggere animali e persone.
L’anno delle zanzare in Europa
Il 2025 sarà ricordato come uno degli anni più difficili per la lotta alle malattie trasmesse da zanzare. Due virus in particolare — West Nile e chikungunya — hanno raggiunto livelli mai visti in Europa.
Secondo l’ECDC (Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie), entro agosto si sono registrati 335 casi di West Nile acquisiti localmente, con 19 decessi. L’Italia è al centro di questa emergenza sanitaria, con 274 casi, pari all’83% del totale europeo.
Cavalli in prima linea: un allarme per la salute animale.
Il virus del Nilo Occidentale non colpisce solo l’uomo. Anche i cavalli pagano un prezzo altissimo: nel 2025 sono stati segnalati 16 focolai equini in Europa, di cui 11 in Italia, insieme a 19 episodi di contagio negli uccelli selvatici.
Il West Nile può provocare nei cavalli sintomi neurologici molto gravi, come incoordinazione, tremori, atassia, paralisi degli arti posteriori e, nei casi più gravi, morte.
Un dato allarmante è la diffusione geografica del virus: i focolai non riguardano più soltanto le tradizionali aree del Nord Italia. Le province colpite includono ora anche Foggia, L’Aquila e Lecco, segnando l’avanzata del virus in territori finora considerati indenni.
Vaccinazione: la strategia più efficace.
La prevenzione resta l’arma principale contro la malattia, e il vaccino è oggi il metodo più sicuro per proteggere i cavalli.
Il protocollo raccomandato prevede: una prima dose, un richiamo dopo 3–5 settimane successivi richiami annuali.
L’immunità si sviluppa circa tre settimane dopo il richiamo, per questo motivo è fondamentale programmare la vaccinazione prima dell’inizio della stagione delle zanzare.
Prevenzione quotidiana: cosa possono fare i proprietari
Oltre alla vaccinazione, ci sono comportamenti pratici che possono ridurre i rischi: eliminare o ridurre al minimo le zone con acqua stagnante vicino alle scuderie, habitat ideale delle zanzare, proteggere i cavalli nelle ore serali e notturne, quando l’attività degli insetti è massima, utilizzare reti e repellenti negli ambienti di ricovero, segnalare tempestivamente al veterinario qualsiasi sintomo sospetto.
Una sfida condivisa
Il West Nile è un virus che non conosce più confini. L’aumento dei casi negli esseri umani e negli animali testimonia una realtà che richiede vigilanza sanitaria costante, collaborazione tra medici, veterinari e istituzioni, e la responsabilità diretta dei proprietari di cavalli.
Il 2025 segna un punto critico: senza strategie preventive diffuse e coordinate, il rischio è di assistere a una diffusione ancora più ampia nelle prossime stagioni.
HSJ
Fonti
ECDC – Communicable Disease Threats Report, agosto 2025 (PDF)
Euronews – West Nile Virus and Chikungunya in Europe, agosto 2025
The Sun – Record cases of suitcase viruses in Europe
Wikipedia – Virus del Nilo Occidentale
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