William Funnell: spirito di squadra e nuove sfide all’Al Shira’aa Le Lame Sagrantino Show Jumping 2025

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Team Emirati Arabi Uniti all'Al Shira'aa Le Lame Sagrantino Show Jumping 2025 guidato da William Funnel

Le dolci colline umbre hanno fatto da cornice all’Al Shira’aa Le Lame Sagrantino Show Jumping 2025 di Montefalco, evento che ha riunito cavalieri da tutto il mondo. Tra questi, una vera leggenda del salto ostacoli: William Funnell, icona britannica, cavaliere di livello internazionale, allevatore di successo e oggi anche chef d’équipe della squadra degli Emirati Arabi Uniti.

Lo abbiamo incontrato durante la seconda settimana di competizioni al Centro Ippico Le Lame Horses Sporting Club per ripercorrere insieme le tappe di una carriera straordinaria: dai podi internazionali alla formazione dei campioni del futuro, fino al nuovo capitolo come guida di un team emergente.

Una vita di passione: l’evoluzione di un cavaliere

La carriera di William Funnell abbraccia decenni di competizioni internazionali, titoli nazionali e momenti memorabili. Ma ciò che lo guida, ancora oggi, è l’amore per i cavalli e per lo sport.

«Ho sempre affiancato la mia attività sportiva all’allevamento e alla preparazione dei giovani cavalli,» racconta. «Da trent’anni è la nostra vita. Certo, monto ancora, ma ciò che mi appassiona è creare qualcosa che duri negli anni.»

Il salto ostacoli è cambiato molto dai suoi esordi: «Oggi i percorsi sono più tecnici. Non basta più andare verso l’ostacolo: servono precisione e capacità di adattamento. Ma lo sport è diventato anche più sicuro, soprattutto per i cavalli, è cambiato il modo in cui vengono costruiti i percorsi.»

Un’evoluzione che ha alzato l’asticella: «Se da un lato è più impegnativo per cavallo e cavaliere, dall’altro è un bene: il livello di equitazione e consapevolezza è cresciuto enormemente.»

L’orgoglio di allevare campioni

Mentre molti cavalieri raggiungono il successo acquistando cavalli già affermati, Funnell ha scelto una strada diversa. Con Billy Stud, fondato insieme all’irlandese Donal Barnwell, ha deciso di investire le sue energie nell’allevamento di cavalli sportivi.

«Uno dei momenti più emozionanti della mia carriera è stato vincere l’oro a squadre agli Europei con Billy Congo, un cavallo che abbiamo allevato noi. Anche la madre e il padre erano nostri. Un vero prodotto di casa.»

William Funnes su Billy Congo | (c) Stefano Secchi - Herning 2013
William Funnes su Billy Congo | (c) Stefano Secchi – Herning 2013

Il Billy Stud, oggi punto di riferimento internazionale, produce tra i 70 e gli 80 puledri all’anno. Ma l’obiettivo non è la quantità: «Puntiamo sempre a migliorare: fattrici migliori, stalloni migliori, una produzione più accurata. Non si può restare fermi. Ora servono cavalli con sangue: rapidi, attenti, atletici. Questo cambia completamente la nostra visione dell’allevamento.»

Il centro organizza anche aste live che collegano direttamente l’Inghilterra al mercato globale: «La scorsa settimana abbiamo venduto puledri di quattro e cinque anni. Clienti da Italia, America, Europa… e tornano, perché sanno cosa trovano da noi.»

Una vita condivisa con Pippa Funnell

La passione di William per i cavalli è condivisa con la moglie Pippa Funnell, leggenda del concorso completo. «Non c’è mai stata competizione tra noi,» dice William. «Facciamo discipline diverse, quindi non ci siamo mai scontrati. Ma impariamo molto l’uno dall’altra: io l’ho aiutata nel salto, lei ha migliorato tantissimo il mio lavoro in piano. Questo mi ha reso un trainer migliore.»

E il suo orgoglio per Pippa è palpabile: «Vederla vincere il Grand Slam è stato uno dei momenti più emozionanti della mia vita. Essere lì, sostenerla e festeggiare con lei… è stato speciale.»

La nuova sfida: guidare la squadra degli Emirati Arabi Uniti

Oggi William Funnell è alla guida della squadra di salto ostacoli degli Emirati Arabi Uniti, un team giovane ma ambizioso che sta crescendo rapidamente nel panorama internazionale.

«Tutto è iniziato dopo la mia vittoria nel Derby di Hickstead,» racconta. «Lo sceicco volle i miei cavalli per il tour invernale. In quell’occasione ho conosciuto meglio i cavalieri e uno di loro si è perfino trasferito da noi e ha montato a Hickstead.»

La collaborazione è cresciuta grazie al sostegno delle scuderie Al Shira’aa, che condividono la stessa mission: formare veri uomini di cavalli, non solo atleti.

«Quello che ammiro è che il loro obiettivo non è solo vincere, ma crescere cavalieri completi. I cavalli non sono macchine: se li capisci e comunichi bene con loro, ti danno tutto.»

I risultati già si vedono: «Essere secondi nella Nations Cup di Abu Dhabi, contro le migliori squadre del mondo, è stato enorme. Ha dimostrato che gli Emirati non sono lì solo per partecipare: vogliono competere davvero.»

Montefalco, tappa fondamentale verso Roma

La tappa di Montefalco è stata parte fondamentale della preparazione per i prossimi appuntamenti europei, a partire dalla Nations Cup di Roma.

«Questo concorso è perfetto per noi,» afferma. «Strutture eccellenti, fondo ideale, atmosfera positiva. Abbiamo vinto categorie importanti, fatto bei risultati nel Gran Premio: è la preparazione ideale.»

Funnell sottolinea anche il fascino dell’evento: «Qui c’è una professionalità rilassata che ti permette di concentrarti. È un luogo meraviglioso, e gli organizzatori hanno creato qualcosa di unico. Lo sceicco Shakhboot ha persino comprato casa qui vicino: ama questo posto.»

Ora gli occhi sono puntati su Roma, Hickstead, Dublino, Bruxelles: tappe strategiche verso l’obiettivo a lungo termine.

«L’obiettivo è accumulare esperienza in Nations Cup di livello cinque stelle,» spiega Funnell. «Guardiamo oltre Parigi. Il vero traguardo è Los Angeles 2028, e tutto quello che facciamo oggi serve a costruire quel percorso.»

Un’eredità che continua

Che sia sul podio, accanto a un giovane talento, o mentre osserva un puledro “di casa” chiudere un Gran Premio, William Funnell continua a rappresentare un punto di riferimento in questo settore.

«Monto ancora, sì,» sorride. «Ma allenare mi dà forse ancora più soddisfazione. Vedere cavalli e cavalieri migliorare, sapere di aver contribuito… è questo che conta.»

E mentre la squadra degli Emirati si dirige con determinazione verso il futuro, guidata dalla sua esperienza, una cosa è certa: l’influenza di William Funnell è più importante che mai.

«Non siamo più qui solo per partecipare,» conclude. «Siamo una squadra da tenere d’occhio.»

A cura di Alessandra Ceserani

© Riproduzione riservata.

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