
Approvata la nuova legge sui reati contro gli animali: più tutele e pene più severe.

Il Parlamento ha dato il via libera definitivo al disegno di legge 1308, che segna una svolta storica nel modo in cui la giustizia italiana tutela gli animali.
Per la prima volta, il Codice Penale riconosce come soggetti da proteggere gli animali in quanto esseri senzienti, e non più solo come oggetto del “sentimento” umano. Una modifica di principio che si traduce in un impianto normativo più incisivo e moderno.
Gli animali diventano soggetti di diritto
“L’intenzione è quella di spostare il centro della tutela giuridica dall’uomo agli animali stessi” ha spiegato il relatore della legge, il senatore Manfredi Potenti (Lega). Gli articoli del Titolo IX-bis del Codice penale ora guardano direttamente agli animali, riconoscendo loro diritti e protezioni specifiche.
Maltrattamenti, combattimenti, spettacoli crudeli: pene inasprite
Le modifiche principali toccano diversi articoli del Codice penale:
Spettacoli vietati (art. 544-quater): chi organizza o promuove manifestazioni che comportano sofferenze per gli animali rischia una multa tra i 15.000 e i 30.000 euro. Combattimenti tra animali (art. 544-quinquies): reclusione da 2 a 4 anni per chi li organizza. Previste pene anche per l’addestramento, le scommesse e per chi partecipa a vario titolo.
Uccisione di animali (art. 544-bis): la pena sale a 6 mesi – 3 anni, con un massimo di 4 anni in caso di sevizie o crudeltà prolungate.
Maltrattamenti (art. 544-ter): ora puniti con 6 mesi – 2 anni di reclusione, oltre alla multa. Uccisione o danneggiamento di animali altrui (art. 638): reclusione da 1 a 4 anni per chi danneggia tre o più animali appartenenti a greggi o mandrie.
Più attenzione a minori, armi e diffusione online
La legge introduce nuove aggravanti per chi commette reati: in presenza di minori -nei confronti di più animali
Con diffusione di immagini online. In questi casi la pena può aumentare fino a un terzo.
Inoltre, se nel reato sono coinvolti minori o armi, le pene saranno più severe, riconoscendo l’allarme sociale che simili comportamenti generano.
Confisca e tutela degli animali sequestrati
Il nuovo articolo 260-bis del codice di procedura penale regola l’affidamento degli animali sequestrati, che potrà essere destinato ad associazioni, enti accreditati o persone fisiche. Introdotto anche il divieto di abbattimento o cessione degli animali durante le indagini, anche se non sottoposti a sequestro.
Sanzioni anche per enti e aziende
Il disegno di legge estende la responsabilità anche agli enti coinvolti in reati contro gli animali, modificando il decreto legislativo 231/2001. Previste sanzioni pecuniarie e misure interdittive, tra cui la sospensione dell’attività.
Animali da compagnia: più tutele contro traffico e maltrattamenti
Si rafforza la legge del 2010 sugli animali da affezione
Divieto di tenere cani alla catena, salvo motivi certificati da un veterinario.
Inasprite le pene per traffico illecito e introduzione illegale di animali nel territorio nazionale.
Maggiori controlli su identificazione e registrazione degli animali. – Ambiente, fauna selvatica e pellicce
Nuove sanzioni anche per chi danneggia la fauna selvatica e gli habitat protetti:
Arresto fino a 1 anno e ammenda fino a 8.000 euro per l’uccisione o cattura di specie protette.
Fino a 2 anni per distruzione di habitat in siti tutelati.
Vietato l’uso commerciale di pellicce di gatto domestico (Felis catus).
Un quadro normativo più chiaro e coordinato
Infine, viene rafforzato il coordinamento tra le Forze di polizia e introdotta la consultazione obbligatoria del Ministero dell’Ambiente nella definizione dei piani di contrasto ai reati contro gli animali.
Fonte Riforma Codice Penale – Senato
foto Mari Hongisto
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