Guida pratica: bilanciare Omega 3 e Omega 6 per garantire la salute del tuo cavallo

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Intervista alla dottoressa Monica Carraro

La salute dei cavalli dipende anche da un’alimentazione equilibrata, in grado di garantire tutti i nutrienti necessari al loro benessere. Tra questi, gli Omega 3 e Omega 6 giocano un ruolo fondamentale, specialmente nella modulazione delle risposte infiammatorie e immunitarie.

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Monica Carraro, veterinaria di Equiplanet esperta in nutrizione equina, che ha chiarito l’importanza di un corretto bilanciamento tra questi acidi grassi essenziali e le loro implicazioni per la salute e la performance dei cavalli.

Che differenza c’è tra Omega 3 e Omega 6?

Gli Omega 3 e Omega 6 sono acidi grassi polinsaturi essenziali, il che significa che i cavalli devono assumerli attraverso la dieta poiché il loro organismo non è in grado di sintetizzarli. Tuttavia, non hanno le stesse funzioni.

Struttura chimica degli acidi grassi essenziali Omega 3 e Omega 6
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Gli Omega 3, spiega la dottoressa Carraro, sono noti per le loro proprietà antinfiammatorie e il supporto che forniscono al sistema immunitario e cardiovascolare. Gli Omega 6, al contrario, se assunti in eccesso, possono avere un effetto pro-infiammatorio. Per questa ragione è fondamentale mantenere un equilibrio tra i due, con una prevalenza di Omega 3.

Il rapporto ideale tra Omega 3 e Omega 6 nel cavallo

Sebbene non esista ancora un consenso scientifico unanime, molti studi indicano che il rapporto ottimale tra Omega 3 e Omega 6 nel cavallo dovrebbe essere di 2:1 o 5:1. Questo equilibrio permette di sfruttare i benefici degli Omega 3, riducendo al minimo gli effetti collaterali legati a un eccesso di Omega 6.

Bilancia simbolo del rapporto tra Omega 3 e Omega 6
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Come spiega la dottoressa, il fieno, che costituisce circa l’80% della dieta equina, contiene prevalentemente Omega 3, mentre i cereali sono ricchi di Omega 6. Quindi, una dieta povera di fieno e ricca di cereali potrebbe alterare significativamente questo rapporto, rendendo necessaria un’integrazione mirata.

A cosa serve l’Omega 6?

Nonostante il loro potenziale effetto pro-infiammatorio, gli Omega 6 svolgono ruoli importanti nella fisiologia equina. Tra le loro funzioni principali ci sono il supporto al metabolismo energetico e alla sintesi di molecole coinvolte nella risposta immunitaria.

Tuttavia, uno squilibrio che favorisca un’eccessiva assunzione di Omega 6 può avere effetti negativi, come l’accentuazione delle infiammazioni o lo sviluppo di condizioni allergiche. Per questo è essenziale che siano bilanciati con un’adeguata quantità di Omega 3.

Dove si trovano gli Omega 3 e Omega 6?

Gli Omega 3 sono presenti principalmente nel fieno e nell’erba fresca, che costituiscono la base della dieta naturale del cavallo. Tuttavia, come spiega la dottoressa Carraro, non sempre questi alimenti forniscono una quantità sufficiente di acidi grassi, specialmente se il cavallo viene alimentato con diete ricche di cereali, che apportano invece una maggior quantità di Omega 6.

Cereali vari per la produzione dei mangimi equini
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In questi casi, è utile integrare la dieta con oli ricchi di Omega 3, come l’olio di semi di lino o quello di soia, che garantiscono un rapporto più equilibrato. Al contrario, oli come quello di mais o di girasole, spesso usati nelle scuderie, sono sconsigliati perché sbilanciano ulteriormente il rapporto in favore degli Omega 6.

cavallo in scuderia con due ballette di fieno
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Gli Omega 3 sono generalmente sicuri per i cavalli e apportano benefici anche in situazioni di stress, allenamento intenso o patologie croniche. Tuttavia, la dottoressa Carraro sottolinea che è importante consultare un professionista prima di introdurre integratori nella dieta del cavallo.

Ad esempio, l’olio di fegato di merluzzo è una fonte nutrizionale valida ma, essendo di origine animale, potrebbe non rispettare pienamente la fisiologia di un erbivoro. Inoltre, il suo odore lo rende poco gradito a molti cavalli. La dottoressa consiglia di considerare attentamente le esigenze specifiche del soggetto e, ove possibile, di privilegiare fonti vegetali come l’olio di semi di lino o di soia, che offrono un rapporto ottimale tra Omega 3 e Omega 6.

Segnali di carenza e benefici per la salute

Riconoscere una carenza di Omega 3 non è sempre immediato, ma alcuni segnali possono includere un pelo opaco o il ritardo nel cambio del mantello, che potrebbero indicare uno squilibrio.

Gli Omega 3, se integrati correttamente, possono supportare la qualità del pelo e apportare benefici significativi in ambito sportivo: aiutano a ridurre la frequenza cardiaca, migliorano la vasodilatazione e facilitano il recupero muscolare post-gara.

Nei cavalli da allevamento, questi acidi grassi sono fondamentali per migliorare la fertilità delle fattrici e aumentare la conservabilità del seme degli stalloni, rendendoli utili anche in ambito riproduttivo.

Puledro con mamma al paddock
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Dermatite estiva e Omega 3

Un aspetto meno conosciuto è il ruolo degli Omega 3 nella prevenzione della dermatite estiva, una patologia comune nei mesi caldi. Questi acidi grassi aiutano a mantenere l’integrità della pelle e a ridurre il prurito, rendendoli un valido supporto per i cavalli soggetti a questa condizione.

Il bilanciamento tra Omega 3 e Omega 6 è essenziale per il benessere e la performance dei cavalli. Come evidenziato dalla dottoressa Carraro, un’alimentazione equilibrata e mirata può fare la differenza nella salute a lungo termine.

Tuttavia, è fondamentale rivolgersi a professionisti per garantire una gestione nutrizionale adeguata e personalizzata, evitando errori comuni che potrebbero compromettere il benessere del cavallo.

Per maggiori informazioni visita il sito www.equiplanet.it e contatta gli esperti.

Alessandra Ceserani in collaborazione con la Dott.ssa Monica Carraro

© Riproduzione riservata.

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