L’importanza dell’acqua per il cavallo durante l’inverno: prevenire la disidratazione e le coliche da impatto.

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L’importanza dell’acqua per il cavallo durante l’inverno

Quando il freddo riduce lo stimolo alla sete, il rischio di disidratazione aumenta. Una corretta gestione dell’acqua nella stagione fredda è essenziale per la salute e le performance del cavallo.

L’acqua rappresenta oltre il 60% del peso corporeo del cavallo e partecipa a tutti i principali processi fisiologici: termoregolazione, digestione, trasporto dei nutrienti, escrezione dei cataboliti e mantenimento dell’equilibrio elettrolitico.

Nonostante ciò, nella gestione invernale dei cavalli, la disponibilità e la temperatura dell’acqua vengono talvolta sottovalutate. Nei mesi freddi, infatti, molti cavalli riducono spontaneamente l’assunzione di liquidi, predisponendosi a disidratazione subclinica e a disturbi gastrointestinali, in particolare coliche da impatto.

Fabbisogno idrico medio del cavallo adulto

Tipo di cavallo Fabbisogno giornaliero stimato
Cavallo al pascolo 25–35 litri
Cavallo in lavoro leggero 30–40 litri
Cavallo sportivo (allenamento intenso) 40–60 litri
Fattrice in lattazione fino a 70 litri

Perché in inverno i cavalli bevono meno

Diversi studi hanno dimostrato che i cavalli preferiscono bere acqua a temperatura compresa tra 10 e 15 °C. Quando l’acqua è molto fredda (inferiore a 5 °C), l’assunzione può ridursi anche del 40%.
Le cause principali di una ridotta idratazione in inverno includono:

Acqua troppo fredda o ghiacciata negli abbeveratoi;

Minor stimolo alla sete dovuto alle basse temperature;

Aumento del consumo di foraggi secchi, che riducono l’apporto di acqua metabolica;

Scarsa manutenzione dei sistemi di abbeveraggio automatico.

La combinazione di questi fattori può compromettere la funzionalità intestinale, rallentare il transito del contenuto digerente e aumentare il rischio di costipazione o coliche.

Segni clinici di disidratazione nel cavallo

Mucose orali secche e appiccicose

Rallentato tempo di riempimento capillare (>2,5 secondi)

Ridotta elasticità cutanea

Feci dure o secche

Urine concentrate o ridotte

Letargia e riduzione dell’appetito

Strategie di gestione idrica in inverno

Garantire acqua sempre disponibile e pulita: controllare quotidianamente abbeveratoi e secchi, rimuovendo eventuali strati di ghiaccio.

Mantenere l’acqua tiepida (10–15 °C): l’uso di abbeveratoi riscaldati o di sistemi antigelo favorisce un consumo adeguato.

Aumentare l’apporto di liquidi attraverso l’alimentazione: somministrare mash tiepidi, polpe di barbabietola reidratate o fieno leggermente inumidito.

Monitorare regolarmente l’idratazione: valutare mucose, frequenza urinaria e consistenza delle feci.

Educare il personale di scuderia: la gestione idrica deve essere parte integrante dei protocolli di benessere.

Una corretta gestione dell’acqua durante l’inverno non è solo una misura di comfort, ma una componente cruciale della prevenzione sanitaria.
Assicurare un apporto idrico costante, in quantità e temperatura adeguate, consente di ridurre il rischio di coliche, ottimizzare la digestione delle fibre e sostenere le prestazioni atletiche.

In un’ottica di benessere equino integrato, l’acqua deve essere considerata a tutti gli effetti un alimento, al pari dell’energia, delle proteine e dei minerali.

Rita Leo

foto HSJ

National Research Council (NRC). Nutrient Requirements of Horses, 6th Revised Edition. National Academies Press, Washington, DC, 2007.

Geor, R. J. (2008). “Equine colic: risk factors and prevention.” Veterinary Clinics of North America: Equine Practice, 24(2): 377–394.

© Riproduzione riservata.

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