Campo prova: il galateo del salto ostacoli.

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l'eleganza in campo prova

Come muoversi, in campo prova, con eleganza e sicurezza prima di entrare in gara

Il campo prova è il cuore pulsante di ogni concorso di salto ostacoli. È lì che si sentono nitriti nervosi, ferri che battono sul terreno e voci che, tra un “Verticale, grazie!” e un “Oxer in arrivo!”, scandiscono un ritmo tutto loro.

Chiunque abbia messo piede in un campo prova sa quanto quell’arena, apparentemente caotica, segua in realtà delle regole non scritte ma fondamentali. Rispettarle significa non solo garantire la sicurezza di cavalli e cavalieri, ma anche mantenere quell’atmosfera di professionalità e rispetto reciproco che contraddistingue il nostro sport.

Se sei alle prime esperienze o semplicemente vuoi ripassare qualche buona norma, ecco il vero “galateo del campo prova”.
Prima regola: il rispetto reciproco; in campo prova non sei mai solo: attorno a te ci sono cavalieri concentrati, cavalli più o meno esperti e staff che coordina il tutto. Ricorda sempre: chi galoppa ha la precedenza su chi è al trotto, e chi sta per affrontare un ostacolo è il padrone assoluto della corsia che ha scelto.

Se stai lavorando il cavallo al passo, mantieniti lungo il bordo esterno; se devi fermarti per allacciare un sottopancia o regolare le staffe, spostati in un angolo. Ogni gesto in campo prova deve essere fatto pensando non solo a te, ma anche a chi ti circonda.

Un consiglio? Prima di entrare osserva per qualche istante la situazione: chi sta saltando, quali ostacoli vengono usati di più, come si muove il flusso dei cavalieri. Entrare già con un’idea chiara ti eviterà manovre improvvise e inutili rischi.

La danza dei salti, precisione e cortesia

Il momento del salto è quello in cui l’attenzione deve essere massima. Non c’è niente di più fastidioso (e pericoloso) di qualcuno che taglia la strada proprio quando sei in linea con un ostacolo. Comunica sempre a voce: un semplice “Oxer, arrivo!” detto con decisione chiarisce le tue intenzioni a tutti.
Rispetta i turni, se più cavalieri usano lo stesso ostacolo, chiedi “Chi è l’ultimo?” e metti pazientemente in fila il tuo turno.
Non monopolizzare i salti, il campo prova non è un allenamento privato, bastano pochi passaggi ben fatti per preparare il cavallo. E, ovviamente, non dimenticare il verso giusto: bandierina rossa a destra, bianca a sinistra.
In campo prova c’è tensione, è inevitabile: ci sono cavalli agitati, cavalieri tesi e poco tempo per prepararsi. Ma mantenere la calma è essenziale.
Se qualcuno ti taglia la strada, respira e sorvola: discutere in mezzo a un’arena affollata non ha mai aiutato nessuno. E ricorda che lo steward è lì per coordinare e garantire la sicurezza: ascolta sempre le sue indicazioni, senza obiezioni.

Il tuo cavallo prima di tutto

Un buon cavaliere pensa sempre al benessere del proprio compagno. In campo prova tienilo sotto controllo, soprattutto se è nervoso. Se tende a calciare, metti il nastro rosso sulla coda per avvisare gli altri. Non stressarlo con troppi salti o giri inutili; il riscaldamento deve essere breve ed efficace.
Il tuo obiettivo non è farlo faticare, ma renderlo concentrato e reattivo per i pochi minuti di gara.
Muoviti con eleganza, comunica con cortesia, sorridi quando puoi e rispetta chi ti sta intorno. La tua gara comincia già lì, tra un saluto gentile e un “grazie” sussurrato a chi ti ha lasciato passare.
Perché il vero cavaliere non si vede solo in campo gara, ma anche – e soprattutto – nel modo in cui si comporta in campo prova.
HSJ foto Rita Leo

© Riproduzione riservata.

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