Cavalli selvaggi in Liguria: horsewatching nel Parco Regionale dell’Aveto

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cavalli liberi

Non tutti sanno che è possibile trascorrere una giornata dedicata all’osservazione dei cavalli selvaggi, in natura e allo stato brado, anche in Italia, precisamente nel Parco Naturale Regionale dell’Aveto, sugli Appennini Liguri. I gruppi sotto la guida esperta di personale qualificato, si possono avventurare, a piedi o a cavallo, attraverso una strada sterrata che si diparte da Borzonasca, tra i boschi di faggio, radure e declini, verso le sponde del lago di Giacopiane, luogo in cui è possibile incontrare gli animali che scorrazzano liberi, in piccoli branchi, del tutto affrancati da qualsiasi controllo od intromissione umana. È un esempio di rinselvatichimento della specie. I cavalli si sono ambientati ed integrati alla perfezione con l’ecosistema del parco, sopravvivono agli inverni innevati e alle calde estati, si alimentano delle erbe e piante locali, sono golosi delle foglie dei faggi e delle bacche della rosa canina, integrano le sostanze saline leccando le rocce. Inoltre, il branco contribuisce al mantenimento degli equilibri della flora locale, impedendo ad erbe infestanti di prevalere; i cavalli, infatti, si cibano del nardo, sgradito alle mucche e alle pecore, garantendo la biodiversità dei pascoli. Hanno predatori naturali, quali i lupi, e si sono riprodotti nel tempo, fino a raggiungere il numero di circa cinquanta capi, i cui ultimi nati non hanno mai avuto alcun rapporto con gli esseri umani.
La loro storia comincia quando il loro originario proprietario muore, una ventina di anni orsono, abbandonando una decina di animali nei pascoli alti. I cavalli sopravvissero liberi e, alla ricerca di cibo, si spinsero verso i pascoli erbosi, accoppiandosi con dei cavalli locali, condotti d’estate all’alpeggio, dando vita ad esemplari che sono il risultato di un incrocio di razze (Bardigiani e Franches-mountagnes).   
Lungo i percorsi immersi nella natura, è possibile imbattersi negli animali osservandoli secondo le dinamiche comportamentali tipiche dei cavalli selvaggi che vivono in branco. Occorre mantenersi a distanza e procedere con cautela, rispettando le loro attività e le interazioni fra i diversi gruppi. Non mancano le madri con i puledri a seguito, le corse al galoppo, gli stalloni nel tipico atteggiamento dominante, le fattrici più anziane che controllano e guidano i piccoli branchi. Il divertimento sta nel poter cogliere la naturalità dei loro movimenti e l’interazione tra i diversi esemplari nei loro rispettivi ruoli.  Le guide sapranno indicare i comportamenti utili a catturare delle immagini impagabili, attraverso degli scatti unici, per immortalare le atmosfere e le dinamiche del branco nella sua dimensione più autentica e naturale. Un’occasione unica per trascorrere una giornata a contatto con la natura, ospiti delle associazioni e delle strutture convenzionate che tutelano e promuovono questa risorsa del tutto peculiare all’interno del Parco dell’Aveto. Tra i paesaggi tipici della zona, i ricchi di pascoli erbosi, le marcite,i boschi di faggi e le acque specchiate del lago, dominate dal Monte Aiona (1700 mt) sarete accolti dalle associazioni e dalle strutture convenzionate che promuovo questa risorsa del tutto peculiare all’interno del Parco dell’Aveto.
Le escursioni sono garantite da Horsewatching e tutte le informazioni sono reperibili sul sito shttp://www.icavalliselvaggidellaveto.com
Stefania LeoFonti: https://wildhorsewatching.webstarts.comFoto free di eberhard grossgasteiger da Pexels

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