Il racconto di Cedric Triolet: l’istruttore di equitazione, un lavoro complesso, ma ricco di soddisfazioni

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La metodologia dell’istruttore e formatore FEI Cedric Triolet 

Nel mondo dell’equitazione, come in tutti gli sport, la figura dell’istruttore svolge un ruolo fondamentale nella formazione delle competenze tecniche e della mentalità dei cavalieri. 

Cedric Triolet, formatore della Qatar Equestrian Federation (QAF) specializzato nel salto ostacoli, con trent’anni di esperienza, si distingue per la sua metodologia di insegnamento e la sua dedizione nel guidare i cavalieri che segue sempre verso nuovi obiettivi e successi sportivi. 

Esploriamo in modo più approfondito gli aspetti chiave del lavoro e del metodo di Cedric: come vengono strutture le sessioni di lavoro con gli allievi, l’importanza della divisione dei cavalieri nei diversi livelli, le sfide che si trova abitualmente ad affrontare nel suo lavoro, le caratteristiche dei corsi destinati agli istruttori ed il benessere dei cavalli.

La struttura delle sessioni di allenamento con Cedric Triolet

La struttura delle sessioni di lavoro proposte da Cedric è meticolosa e pensata nel dettaglio, mirando a fornire ai cavalieri una progressione graduale e completa durante le cosiddette “clinics”. 

“Applichiamo i concetti teorici in situazioni pratiche più complesse”. 

Cedric triolet

Il primo giorno, generalmente, è dedicato alla teoria e al lavoro in piano o con ostacoli bassi e serve come fondamento dei giorni successivi.

Cedric spiega: “La teoria è il pilastro su cui costruiamo ogni aspetto dell’equitazione. Iniziare con il lavoro in piano ci consente di concentrarci sui principi fondamentali senza distrazioni.”

Il lavoro in piano fornisce una piattaforma per affinare l’equilibrio, la postura e la comunicazione con il cavallo. Cedric osserva attentamente ogni cavaliere, correggendo assetto e posizione, dando spunti utili per una crescita tecnica. Questo approccio meticoloso nella progettazione del percorso di apprendimento serve a garantire che le fondamenta siano solide prima di avanzare a costruire livelli più complessi.

Nei giorni successivi, Cedric introduce esercizi più tecnici e complessi, includendo le prime sessioni di salto e facendo svolgere esercizi apparentemente semplici, ma allo stesso tempo molto tecnico e, talvolta, clmplessi. 

Questa transizione graduale consente ai cavalieri di sviluppare maggiore fiducia in se stessi e nel cavallo man mano che affrontano sfide più impegnative.

Il quarto giorno vede un ritorno al lavoro in piano. Cedric sottolinea l’importanza di questo giorno, dicendo: “Il consolidamento delle nozioni di base è essenziale. Tornare ai fondamenti ci permette di vedere come gli insegnamenti influenzano il modo in cui i cavalieri affrontano il salto e la tecnica.” 

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Questo approccio mirato consente una riflessione e un perfezionamento dei principi di base dal primo all’ultimo giorno, offrendo percorsi di apprendimento completi

Cedric conclude: “Il quinto giorno è una celebrazione dei progressi. Implementiamo tutto ciò che è stato appreso in un percorso completo, evidenziando come ogni tassello si inserisce nel quadro complessivo.”

La divisione dei cavalieri nei diversi livelli per un approccio personalizzato

Ogni individuo è unico. Un approccio cucito specificatamente sull’allievo consente una maggiore crescita sportiva dello stesso”

cedric triolet

La divisione dei cavalieri in diversi livelli è una componente chiave della metodologia di Cedric. Chiede agli organizzatori di predisporre i gruppi in base al livello di competenza, ma mantiene la flessibilità di adattare la suddivisione in base all’osservazione diretta durante lo stage. 

Cedric spiega: “Ogni cavaliere ha il proprio percorso di apprendimento. La divisione per livelli ci permette di personalizzare l’approccio e concentrarci su ciò di cui ciascun gruppo ha bisogno.”

L’attenzione di Cedric alla dimensione del gruppo è molto importante: gruppi più piccoli assicurano che ogni cavaliere riceva l’attenzione necessaria. Questo contribuisce a creare un ambiente di apprendimento più intimo, mettendo a proprio agio l’allievo, e personalizzato. La suddivisione per livelli non solo permette un adattamento mirato dell’insegnamento, ma favorisce anche la formazione di un senso di comunità e di un rapporto più stretto tra i componenti all’interno di ciascun gruppo.

Cedric sottolinea che questa suddivisione mirata non è solo basata sulle capacità tecniche, ma considera anche l’approccio e la mentalità di apprendimento di ciascun cavaliere. 

Le difficoltà nel lavoro dell’istruttore: ben oltre l’aspetto tecnico 

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A volte fare un passo indietro vuol dire fare un passo avanti

Gestire anche le difficoltà nel suo ruolo di istruttore e formatore è alla base del lavoro di Cedric. La principale sfida sta nel gestire i cavalieri che aspirano a livelli al di là delle loro capacità di quel dato momento.

“Spiegare loro che fare un passo indietro vuol dire in realtà fare un passo avanti può essere un compito complesso”. 

Cedric triolet

Il suo ruolo va oltre l’aspetto tecnico dell’equitazione, coinvolgendo anche la gestione delle aspettative e la motivazione psicologica dei cavalieri.

Cedric ritiene che la chiave sia comunicare in modo efficace, sottolineando che la volontà di migliorare è fondamentale. “È una conversazione delicata, ma è necessaria per il progresso a lungo termine. Deve essere chiaro che fare un passo indietro è un investimento nel proprio successo futuro”, spiega. 

La sua pazienza e comprensione emergono mentre racconta il processo di gestione delle aspettative dei propri allievi.

Adattarsi alle realtà equestri di Paesi diversi

La diversità delle realtà equestri in giro per il mondo rappresenta un’altra sfida. Cedric svolge il suo lavoro in diversi continenti esplorando la varietà di condizioni, mentalità e approcci, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Tuttavia, nota e apprezza il minimo comune denominatore di ogni luogo: la volontà delle persone di imparare e migliorare.

Anche in condizioni non ideali, c’è una fame di conoscenza e un desiderio di crescita incredibili. Questo è ciò che rende il mio lavoro gratificante

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Il metodo seguito da Cedric durante le sue sessioni di allenamento, l’attenzione alla suddivisione dei cavalieri per livelli e la gestione delle sfide logistiche, ma anche psicologiche ed emotive, creano un ambiente di apprendimento ricco e gratificante per l’allievo e per l’istruttore. Con il suo lavoro non solo forma a livello tecnico abili cavalieri, ma alimenta la passione per questo sport straordinario.

I corsi di formazione per istruttori

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Nel contesto di formazione dedicata agli istruttori FEI di Salto Ostacoli, Cedric svolge un ruolo fondamentale e dedica tempo ed importana alla parte dei feedback e della discussione riguardo il lavoro svolto durante il corso. Alla base del suo metodo di insegnamento, risulta essenziale il processo interattivo di valutazione degli istruttori.

Le varie fasi dei corsi di formazione per istruttori:

Lezioni Pratiche: Gli istruttori che partecipano ai corsi di formazione offerti da Cedric prendono parte a vere e proprie prove pratiche durante il corso, esercitandosi anche in simulazioni di lezioni. Queste potrebbero comprendere anche la progettazione di percorsi, l’insegnamento di particolari esercizi o del metodo per affrontare situazioni specifiche.

Osservazione: Gli istruttori del corso osservano attentamente le dimostrazioni pratiche. Ognuno ha un ruolo attivo nel monitorare il modo in cui gli altri istruttori in formazione gestiscono la lezione, comunicano con i cavalieri e affrontano eventuali situazioni di difficoltà.

Un feedback immediato: Dopo ogni lezione, segue una fase di feedback immediato. Gli osservatori forniscono commenti su ciò che è stato fatto bene dagli istruttori partecipanti, identificano punti di forza e suggeriscono possibili aree di miglioramento. Questo feedback immediato è essenziale per un apprendimento efficace, poiché fornisce agli istruttori in formazione una visione immediata delle loro prestazioni.

La discussione collettiva: Dopo ogni lezione e sessione di feedback, si apre una discussione collettiva. Questa fase consente agli istruttori di esprimere le proprie riflessioni sull’esperienza appena vissuta, porre domande al formatore del corso e agli altri partecipanti. La discussione può anche includere approfondimenti su diversi temi quali la progettazione dei percorsi, suggerimenti pratici e strategie didattiche.

Apprendimento collaborativo: La natura collaborativa di questo tipo di apprendimento, favorisce un ambiente in cui ciascun partecipante può beneficiare dalle esperienze e dalle prospettive degli altri; l’apprendimento così risulta continuo, promuove la condivisione delle migliori pratiche e contribuisce alla formazione di istruttori più competenti e consapevoli.

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L’Importanza del Benessere del Cavallo

Nell’intervista emerge chiaramente l’importanza che Cedric attribuisce al benessere del cavallo: lo sport dovrebbe evolversi in modo che il cavallo sia felice di svolgere le varie e diverse attività, che si tratti di salto ostacoli, dressage o altre discipline.

Un cavallo felice è più propenso a eseguire bene un lavoro. Questo dovrebbe essere un obiettivo chiave nello sviluppo futuro dello sport equestre”.

Cedric triolet

Cedric parla dell’evoluzione positiva che hanno avuto alcuni dei cavalli e degli allievi che ha seguito sport; alcuni sono passati dal non riuscire a saltare neanche una croce, a partecipare a categorie internazionali da 1.30 m, altri che erano abituati a saltare ostacoli molto impegnativi, ma che avevano delle difficoltà nella gestione nel lavoro quotidiano, sono riusciti ad affrontare giri più leggeri e tecnicamente impegnativi in totale serenità. Questi cambiamenti mirano a preservare il cavallo e il suo stato di salute fisico e mentale, evitando sforzi eccessivi.

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Infine, Cedric ha evidenziato l’attenzione verso la protezione degli animali e il ruolo della FEI nel limitare l’abuso e nell’assicurare che gli animali vengano trattati con rispetto.

A. Ceserani

Foto fornite da Cedric Triolet

© Riproduzione riservata.

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