La maggiorenne “Occhi di ragazza”: una vita insieme, passo dopo passo con tanto amore.

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Occhi di ragazza un cavallo per l'endurance

La storia di una cavalla e della sua amazzone Simona Di Battista: un viaggio di fiducia, crescita e amore reciproco.

Parola a Simona

Occhi di Ragazza ha diciotto anni ma ne aveva otto quando arrivò a casa a Tornimparte in provincia di L’Aquila dalla Sardegna.
Parliamo di una cavalla matura, ancora tutta da scoprire infatti fu domata ad otto anni, dunque tardi, Da quel momento iniziò un lungo percorso di formazione fatto di pazienza, fiducia e tanta dedizione.

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CIOTOLA LUDOVICO


Non era facile Occhi di Ragazza, era determinata, autonoma, indipendente, qualità che apprezzai da subito e che fecero scattare la fiamma tra noi.
Aveva un carattere forte, quasi fiero, che imponeva rispetto ma proprio in questa sua forza credo risiedesse la sua bellezza. Quando imparò a fidarsi, lo fece completamente e da quel momento nulla poté più dividerci.

La sua prima gara la fece con mio fratello Carlo Di Battista nel 2014 a Sant’Eusanio del Sangro (Ch), poi tutto il resto dal 2016 in poi lo abbiamo vissuto insieme tranne i periodi in cui dovetti fermarmi per la gravidanza ma anche allora non ho mai smesso di seguirla, di esserci.


E’ stata montata ricordo da Simone Gigante, Sara Carducci e agli inizi da Andrea Giancaterino e Dalila Lanci.

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CIOTOLA LUDOVICO


Occhi di Ragazza non è mai stata un mezzo per arrivare a un risultato bensì una compagna di viaggio, una parte viva del mio cammino.
Abbiamo condiviso gioie immense e momenti difficili come ad esempio la CEI3* dei Campionati Italiani del 2017 che si svolsero a San Vito al Tagliamento (Pn); eravamo decime, pronte per la parte finale, ma una lieve zoppia ci fermò, proprio in cancello finale.
Avevamo percorso due giri interi da sole e lei non aveva mai abbassato la testa, sempre concentrata, sempre con me. Quella eliminazione mi bruciò tanto, pensai di non riuscire più a tornare in gara ma fu proprio lei a insegnarmi la resilienza, a mostrarmi che la vera vittoria non è sul podio, ma dentro di noi, nel coraggio di continuare a crederci.

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Da Occhi di Ragazza ho imparato valori che non si spiegano, ma si vivono; valori come rispetto, pazienza, ascolto, amore autentico, sono ciò che oggi cerco di trasmettere ai miei allievi perché andare a cavallo, fare endurance, non è solo competizione ma palestra di vita.
Il risultato conta, certo, ma non più del viaggio condiviso con il proprio cavallo.

Portare un cavallo fino a diciotto anni, in forma e sereno, è possibile solo se lo si ama davvero. L’ultimo giro a Roma sapevo che sarebbe stata la sua ultima gara. Se andrà in pensione, sarà una pensione meritata, piena di dignità e di affetto.
O forse no? sta così bene che forse ci regalerà ancora qualche emozione.
In ogni caso, Occhi di Ragazza rimarrà per sempre la mia compagna di vita; è lei che mi ha insegnato che tra un cavallo e la sua amazzone può nascere un amore profondo, silenzioso, intimo fatto di fiducia e rispetto. Un legame che non ha bisogno di parole, perché parla con il cuore”.

Grazie ragazze…

foto Ludovico Ciotola e Oreste Testa – Luca Giannangeli

© Riproduzione riservata.

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