
La salute del cavallo anziano: strategie per il suo benessere dentale
Vetpro
Il cavallo presenta tra i 36 e i 44 denti permanenti, variabili a seconda del sesso e della presenza dei canini e dei denti di lupo: le femmine generalmente ne possiedono 36, i maschi 40, ma possono arrivare anche a 44. (Leggi “L’enigma della dentatura equina, alla scoperta dei denti in più“)
La dentatura, composta da incisivi, premolari e molari, lavora in sinergia per triturare il cibo e favorire la digestione. La cura dentale di un cavallo in buona salute prevede controlli odontoiatrici regolari, generalmente una volta all’anno, per identificare eventuali punti acuminati, disallineamenti o altre anomalie dovute all’usura. Questi controlli includono l’esame orale completo e, se necessario, interventi di odontoplastica correttiva per garantire una masticazione efficace e prevenire malesseri.
Con l’avanzare dell’età, la tradizionale routine di controllo annuale potrebbe non bastare: i cavalli anziani sono infatti più esposti a patologie dentali complesse che richiedono interventi mirati. Per questo motivo, molti specialisti raccomandano visite di controllo ogni 4-6 mesi.
Questo perchè, nonostante la medicina veterinaria abbia fatto passi da gigante negli ultimi anni, permettendo ai cavalli di vivere più a lungo e di mantenere spesso l’attività sportiva anche oltre i vent’anni, con l’allungarsi della vita media aumentano anche le problematiche legate all’età, in particolare quelle dentali.
Come sottolinea la veterinaria Nicole du Toit, autrice del paper “Advances in dental management in the equine geriatric patient: strategies for improved welfare”, la prevalenza di patologie dentali nei cavalli anziani è molto alta e può compromettere non solo l’efficienza masticatoria, ma soprattutto il benessere generale dell’animale.
Perché i denti del cavallo invecchiano
I denti equini sono di tipo ipsodonte, con una corona molto più lunga della radice e una continua eruzione che compensa l’usura naturale. Con l’età, però, la corona di riserva si consuma progressivamente: lo smalto diventa più sottile, le superfici occlusali più lisce e meno efficaci nella triturazione delle fibre. Inoltre, con il restringimento dei denti, si formano spazi tra loro (diastemi), dove si accumula cibo favorendo lo sviluppo di malattia parodontale dolorosa.
Le patologie più comuni nei cavalli anziani
Nel cavallo anziano sono frequenti diverse condizioni dentali:
- Diastemi e malattia parodontale: gli spazi tra i denti favoriscono l’accumulo di cibo e la formazione di tasche gengivali dolorose.

- Disordini di usura: perdita dello smalto con conseguente “smooth mouth” (bocca liscia) o “wave mouth” (superficie ondulata), che riducono l’efficienza masticatoria.

- Carie infundibulari: difetti nello sviluppo del cemento dentale che possono evolvere in cavità cariate profonde, talvolta causa di fratture dentali.

- Pulpite e malattia apicale: infiammazione o necrosi della polpa, con possibili infezioni periapicali.

- EOTRH (Equine Odontoclastic Tooth Resorption and Hypercementosis): una malattia dolorosa che colpisce soprattutto incisivi e canini, caratterizzata da riassorbimento dentale e ipercementosi. In questi casi, l’estrazione dei denti colpiti è spesso l’unica soluzione per ridare comfort al cavallo.

Diagnosi e trattamenti
Uno dei problemi principali è che i cavalli sono animali molto stoici e mostrano segni clinici evidenti solo quando la malattia dentale è già avanzata. Per questo motivo, la visita odontoiatrica periodica è fondamentale: l’esame accurato del cavo orale, eventualmente con radiografie o endoscopia, permette di individuare lesioni precoci e intervenire tempestivamente.
Le terapie possono includere:
- Odontoplastica correttiva per ridurre punti acuminati o irregolarità,
- Pulizia dei diastemi e, nei casi più gravi, estrazione dei denti instabili o malati,
- Otturazioni in caso di carie avanzate,
- Endodonzia nei cavalli anziani, che talvolta offre buoni risultati perché le pulpite tendono a essere più localizzate.
Alimentazione e gestione quotidiana per la buona salute del cavallo anziano
La gestione del cavallo geriatrico non si limita alla cura veterinaria. Un ruolo cruciale è svolto dall’alimentazione: quando la masticazione diventa meno efficace, è importante adattare la dieta con foraggi più morbidi, fieno inumidito o pellet di erba e alfalfa. Anche se il cavallo non riesce più a triturare grandi quantità di fieno a stelo lungo, questo va comunque offerto per stimolare la produzione di saliva e mantenere il benessere psicologico.
Benessere come obiettivo finale
Grazie ai progressi dell’odontoiatria equina, oggi è possibile preservare la dentatura e prevenire il dolore, migliorando in modo significativo la salute del cavallo anziano e garantendogli una buona qualità di vita. Come evidenzia Nicole du Toit, il segreto risiede nell’unione di diagnosi precoce, trattamenti mirati e corretti adattamenti gestionali, così da assicurare ai nostri “nonnini” non solo una vita più lunga, ma soprattutto più serena e confortevole.
A cura di A. Ceserani
Fonti: du Toit N. Advances in dental management in the equine geriatric patient: strategies for improved welfare. J Am Vet Med Assoc. 2023 Sep 6;261(S2):S114-S120. doi: 10.2460/javma.23.06.0350. PMID: 37669744; Wafa N. A Study of Dental Disease in the Horse. MVM thesis. University College Dublin; 1988:188; Ireland JL, McGowan CM, Clegg PD, Chandler KJ, Pinchbeck GL. A survey of health care and disease in geriatric horses aged 30 years or older. Vet J. 2012;192(1):57–64. doi:10.1016/j.tvjl.2011.03.021
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