L’intervista al campione: Marcello Di Nicola.

Il titolo appena cucito virtualmente sul petto di campione italiano dei guidatori lo lascia, a pochi giorni dalla proclamazione, ancora incredulo. Eppure la finale del campionato svoltasi all’ippodromo di Montegiorgio domenica 23 agosto è stata priva di qualsiasi risvolto polemico essendosi sviluppata in maniera limpida, decretando Marcello Di Nicola campione italiano dei guidatori italiani per l’anno 2009. Siciliano di nascita, anzi palermitano come ci tiene a sottolineare, 33 anni dei quali solo una parte trascorsi nella terra natia. Una famiglia, tutta al maschile con quattro fratelli ed i genitori trapiantati a Boario Terme e lui solo sistematosi a S.Croce sull’Arno dove ha messo radici con la compagna svedese ed una bimba di 2 anni e mezzo a coccolarlo. Un successo, quello di Montegiorgio, che ha improvvisamente spinto alla grande notorietà un catch driver che ad oggi ha girato tante scuderie lasciandosi alle spalle sempre tanti amici. Dalla Sicilia a Cesena come primo punto di arrivo per poi iniziare una girandola di incontri tutti basati sulla stima che Marcello è sempre riuscito a guadagnarsi. Bellei, Parenti,Carlisi, Renzulli, Paolo e Leonardo Cecchi e Stefano Ciappi sono alcuni dei nomi di personaggi dell’ippica che hanno creduto nelle doti di Marcello e che il neo campione italiano velocemente snocciola durante il nostro colloquio telefonico. Che sia felice lo si percepisce attraverso gli scatti del telefono: “ Si sono stracontento- ci risponde Marcello con voce squillante- anche se credimi faccio fatica ancora a rendermi conto di avere realmente vinto il titolo italiano. Ero certo dopo le quattro prove di domenica e prima della finale che la vittoria sarebbe stata di Andreghetti e che si sarebbe corso solo per il secondo posto, poi quando l’ho visto sbagliare in avvio allora ho cominciato a pensare che forse una porta si stava aprendo anche per me.Ma credimi-continua il neo campione italiano di trotto- ancora non ci credo di essere io ad aver vinto il titolo“. Gli chiediamo se questa vittoria sia per lui un punto di partenza o di arrivo della carriera. “ Di arrivo sicuramente no.-ci risponde senza esitare Di Nicola – Tre anni addietro ho vinto il Trofeo dell’Avvenire al Garigliano e fino a domenica scorsa era il successo di cui maggiormente andavo fiero. Adesso il titolo conquistato mi permette di guardare al futuro di guidatore ancora con forti speranze. Poi per carattere sono uno che non molla mai anche se in corsa cerco sempre di adattarmi alle potenzialità del cavallo che mi è stato affidato.“ Chiediamo a Marcello come trascorre il tempo al di fuori della pista: “ Mi piace giocare a calcetto- ci risponde subito- ascoltare le canzoni di Renato Zero e quando possibile gustare un piatto di spaghetti alla carbonara. Poi cerco di godere il più possibile degli affetti della mia compagna e della piccola Michelle (in onore della Hunziker n.d.r) cosa non facile a causa dei continui spostamenti.“ Abbiamo scoperto che hai anche un fan club ce ne vuoi parlare?: “ Si sono due carissimi amici che si adoperano in tal senso ed hanno anche creato un sito. Non ti dico cosa hanno fatto dopo la mia vittoria a Montegiorgio, letteralmente impazziti di gioia, li ringrazio veramente di cuore.“ Marcello ma quando sei in pista porti amuleti, fai riti scaramantici o altro?: “ No – ci risponde Di Nicola- nessun rito e non sono superstizioso. Pensa che a Montegiorgio c’è una signora che guida l’ambulanza che alcuni malevolmente dicono che porta jella ed è opportuno starle lontani. A me vuole un gran bene e quando mi vede mi abbraccia e bacia e non ti dico la gioia quando mi ha visto vincitore.“ La nostra conversazione telefonica con il neo campione italiano volge al termine ma prima di lasciarlo ai suoi affetti familiari gli chiediamo ancora di svelarci il suo sogno chiuso nel cassetto: “ No- ci dice Marcello- nessun sogno, sono felice così, sto bene con la vita e con la mia famiglia non potrei desiderare altro“. (Bruno Delgado)