L’ippica in prima pagina. Solo per doping, corse truccate e clandestine.
C’era una volta l’ippica che trovava spazio ogni giorno nelle pagine dei quotidiani sportivi e grazie a fenomeni come Varenne anche in tutti gli altri. Oggi sulla carta stampata non specializzata trovare una notizia d’ippica é una rarità eccetto che per un quotidiano e la passione equestre del suo direttore. Ci capita sempre più spesso di ascoltare responsabili di uffici stampa lamentarsi delle difficoltà incontrate per la pubblicazione dei loro comunicati. L’iippica non fa notizia. O meglio, il suo risultato sportivo é ignorato completamente. L’ippica che viceversa trova ampia diffusione é quella connessa ai casi di doping che vedono coinvolti fantini,drivers e cavalli. Quella legata alle corse truccate o clandestine. Quella della chiusura di centri di allevamento per carenze igieniche o ancora per furti di cavalli. Tutte cose che con lo sport non hanno nulla a che vedere ma rientrano solo e soltanto in fatti di cronaca nera. Naturalmente é giusto che eventi che mettano a repentaglio la vita di persone o degli stessi cavalli siano resi noti all’opinione pubblica ma perché non evidenziare anche il fatto sportivo prodotto dall’evento ippico?. Possibile che per leggere alcune righe d’ippica nelle pagine sportive si debba, come accaduto in questi giorni, far ricorso alla stranezza del soprannome di un calciatore dato ad un cavallo ?