Nel Prix de Cornulier tenta la tripletta Flamme Du Goutier  

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cavallo durante una corsa di trotto

La figlia di Ready Cash proverà a vincere il Prix per il terzo anno consecutivo

Ippodromo di Paris- Vincennes 

Ad una settimana esatta dall’attesa scena equestre mondiale offerta dal Prix D’Amerique, che si corre dal 1920,  l’ippodromo in carbonella di Parigi propone domenica 21 gennaio il Prix De Cornulier (Gr.1 montato € 700.000 mt.2700) con 18 protagonisti tra i quali spicca Flamme Du Goutier vincitore della corsa nel 2022 e 2023. 

Il Trotto montato tra applausi e silenzi

Inutile nascondere che il Trotto montato ovvero “il montè” in Italia non ha avuto mai molti estimatori. 

Sarà forse per quel misto tra trotto e galoppo con la sella che sostituisce il sulky ed una andatura strozzata certo è che quel manifestato disinteresse italico viene soppiantato dall’entusiasmo che proviene oltralpe per questo tipo di corsa.

Il Prix De Cornulier 2024 

Lo scorso anno l’arrivo mostrò vincente Flamme Du Goutier davanti a Granvillaise Bleue e Hanna des Molles. Tutti i tre cavalli sono presenti,anche in questa edizione 2024 della corsa, con gli ultimi numeri a partire, anche se ciascuno con motivazioni ed attese ben diverse.  

Per Flamme Du Goutier si tenterà una non facile tripletta seppur da molti osservatori possibile visto il campo partenti. Problemi respiratori potrebbero minare le speranze di Granvillaise Bleue mentre quella terza moneta colta lo scorso anno spingerà a far meglio Hanna des Molles.

Molta curiosità attende Ina Du Rib la 6 anni allenata da Joel Hallais che ha mostrato di trovarsi a suo perfetto agio nel montato. Un pizzico di tricolore presente con Vaprio, terminato quarto lo scorso, magari con la speranza di arrivare al podio.  

La bell’aria equestre che si respira a Parigi. 

Le note dolenti presenti in questi mesi nel mondo ippico italiano ovviamente stridono nei confronti di quanto si osserva da tempo in Francia. 

L’osservazione di una organizzazione perfetta che lega nella giusta proporzione ogni più piccolo segmento spinge sempre più spesso molti proprietari e allenatori a portare i loro campioni in allenamento e in gare negli ippodromi francesi..

Questa attuale pericolosa frattura non può però che spingere all’augurio di assistere quanto prima ad una “reunion” di tutto il settore ippico italiano posto sotto un’unica bandiera dove coerenza nelle decisioni, fattiva e datata preparazione oltre a lungimiranti prospettive possano coesistere.

Bruno Delgado 

© Riproduzione riservata.

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