Piazza di Siena, il Rolex Gran Premio dello CSIO Roma va a Karl Cook
Karl Cook e Caracole de La Roque – ph. Fotografi Sportivi
Karl Cook ha debuttato in grande stile alla nella prima volta alla 91ª edizione dello CSIO di Roma – Master d’Inzeo, aggiudicandosi il prestigioso Rolex Gran Premio Roma da 1.60 m. La prima tappa delle Rolex Series a Villa Borghese, è stata teatro del ritorno della bandiera statunitense dopo otto anni dall’ultimo successo di McLain Ward.
Cook, in sella alla Selle Français di 12 anni Caracole de La Roque, è stato il più veloce del primo percorso, l’unico a scendere sotto i 70 secondi di tempo. 13 sono stati i binomi ammessi in barrage, come da regolamento (25% sei partecipanti) e, alla fine, con un tempo di 38.27 secondi, è stato l’unico a segnre un netto in meno di 39 secondi, tra i sei concorrenti che hanno concluso la prestigiosa competizione con un doppio zero.
Dei 14 percorsi netti del primo giro, l’escluso per tempo più alto (75.12 secondi) è stato lo svedese Peder Fredricson con Sv Vroom de la Pomme Z. Tra i nove italiani in gara, Giulia Martinengo Marquet su Delta del’Isle ha sfiorato la qualificazione, ma con 4 penalità ha ottenuto il 15º posto, risultando nuovamente la migliore tra gli italiani.
La vittoria di Karl Cook segna il sesto trionfo degli Stati Uniti nel Gran Premio romano, dopo Anne Kursinski (1983), Margie Goldstein Engle (1997), Claire Bronfman (2002) e McLain Ward (2010 e 2016).
Karl Cook ha imparato a montare a cavallo nel ranch di famiglia a San Diego, lavorando da 12 anni con il campione francese Eric Navet. Il padre Scott è il fondatore di una società di software fiscale, mentre la madre Signe è una donna d’affari. Attuale numero 1 statunitense nel Ranking FEI e 30esimo assoluto, Cook, 33 anni, ha commentato sorpreso in conferenza stampa: “La cavalla è solo al suo secondo Gran Premio a 5*, ma oggi è stata perfetta, bilanciata in tutte le girate e reattiva. Questa partecipazione a Roma sarà indimenticabile”.
Max Kuhner, secondo classificato, ha detto: “È stata una giornata soddisfacente per noi austriaci. Elektric Blue ha saltato nel migliore dei modi: la scelta di dargli un po’ di riposo dopo Saint Tropez a fine marzo si è rivelata giusta”.
Petronella Andersson, terza classificata, ha aggiunto: “Roma è una città splendida, questa è stata la mia terza partecipazione e sono felicissima di questo terzo posto. Odina è una cavalla eccezionale, e devo ringraziare il suo proprietario Stephan Conter e la mia coach Helena Stormanns per aver insistito nel farla gareggiare”.
Giulia Martinengo Marquet ha commentato: “Peccato per quell’errore che ci ha negato il barrage. Tuttavia, Delta del’Isle ha dimostrato di avere un grande futuro, e conto molto su di lei per competere alla pari contro questi campioni nei prossimi appuntamenti”.
Uliano Vezzani, course designer dello CSIO romano, ha dichiarato: “Penso di aver disegnato un bel percorso, con diversi ostacoli ispirati agli elementi storici di questa città. L’importante è che tutti i concorrenti siano rimasti soddisfatti”.
© Riproduzione riservata.