Professioni nel mondo dell’equitazione: lo Steward di concorso

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occhio di un cavallo nero su sfondo scuro

L’equitazione coinvolge diversi settori e mercati, e con il passare degli anni emergono nuove figure professionali che trovano sbocchi lavorativi nel mondo dedicato ai cavalli. Agli impieghi più noti come veterinari, istruttori, cavalieri e allevatori, si affiancano diverse professionalità, costituite dai vari enti che dirigono l’ambito burocratico, culturale e sportivo dell’equitazione.

La stessa Federazione Italiana Sport Equestri è rappresentata da molteplici figure professionali, e tra quelle di più recente istituzione troviamo appunto gli Steward di concorso. L’intento dell’ente federale è quello di voler investire nella formazione di figure professionali indispensabili per il corretto  svolgimento delle attività sportive equestri e per salvaguardare il welfare dei principali protagonisti, i cavalli. Per comprendere al meglio questa professione ci siamo affidati a chi da tempo pratica direttamente sul campo, Marta Melchioni, Steward 3° livello nazionale e 2° livello giudice nazionale.

Chi è lo Steward?

È innanzitutto un ufficiale di gara con cui un concorrente si interfaccia direttamente. Si affianca a tutti quei soggetti preposti allo svolgimento delle manifestazioni sportive con l’obiettivo di garantire l’applicazione delle normative disciplinari inerenti alle competizioni delle varie discipline, olimpiche e non. Il suo ruolo è quello di aiutare i partecipanti a conoscere i regolamenti, quindi a comportarsi secondo le regole: opera come un  attento supervisor volto a tutelare il benessere del cavallo e assicurare il valore dello sport corretto e la sana competizione (il cosiddetto fairplay).  

Le sue attività si fondano sul motto FEI “Aiuta, Previeni, Intervieni”: si propone come aiuto collaborativo con i concorrenti, ma anche come referente prontamente attivo in caso di azioni contrarie alla salute dei cavalli, per prevenire situazioni pericolose per il binomio. È infatti chiamato ad intervenire tempestivamente difronte alle problematiche, risolvendole nel rispetto del regolamento, dove il benessere del cavallo è sempre posto in primo piano. Nessun abuso nei confronti degli animali è consentito, un cavallo può partecipare alla competizione solo se in buone condizioni fisiche.

Steward di concorso, con chi collabora attivamente e di cosa si occupa?

La collaborazione con il veterinario di servizio è molto rilevante. Lo steward partecipa all’identificazione dei cavalli con verifica dei passaporti, e se previsto nella manifestazione, assiste all’ispezione veterinaria e al controllo antidoping. Inoltre, non può mancare la collaborazione con  Presidente di Giuria o Chief steward e Direttore di campo, per garantire il corretto svolgimento della manifestazione. È sempre bene tenere i contatti di tutte le figure implicate: medico, veterinario, maniscalco, addetto alle scuderie, segreteria e giuria.

La sua attenzione è rivolta a tutte le aree di svolgimento della manifestazione. Si occupa del controllo dei campi e delle scuderie per accertarsi che i cavalli siano ben accuditi e che non vengano commesse irregolarità nei loro confronti. Uno dei chek-point principali è sicuramente il campo prova, dove verifica che tutto sia adatto alla sicurezza, compreso il materiale fornito dal comitato organizzatore, per dare la possibilità ai binomi di riscaldarsi nelle migliori condizioni. In campo prova “si guardano” i cavalli e i cavalieri: si controllano bardature, imboccature, la condizione fisica del cavallo, la divisa del cavaliere, e che tutto sia a norma di regolamento di disciplina. Si esaminano anche gli istruttori, sia nel loro comportamento che per le loro qualifiche.

Nella disciplina del salto ostacoli e completo ad esempio, lo steward può sostare in centro campo per verificare la correttezza della costruzione dei salti, dove non è consentito indurre forzatamente l’errore del cavallo, montare con accanimento  o l’eccessivo uso degli aiuti sull’animale che provoca lesioni o fermento. 

Un altro compito è quello di moderare l’ingresso dei concorrenti in campo prova, o se la categoria lo prevede, limitare l’accesso ai soli cavalli o ai soli ponies.  Lavora quindi anche in stretto rapporto anche con il commissario alle partenze. È importante cercare di mantenere un clima sereno e ben organizzato per garantire a tutti i concorrenti di prepararsi al meglio per la competizione.

Sono molti quindi i compiti a cui uno steward deve adempiere, ma con la collaborazione tra colleghi e con una buona pratica si riesce ad operare per la buona riuscita della manifestazione.

Competenze richieste per diventare ed essere un buon Steward di concorso

Per diventare Steward di concorso è necessario seguire un iter formativo organizzato dalla FISE. Si dovranno studiare e sapere nel dettaglio tutti i regolamenti delle manifestazioni. Tramite il sito ufficiale della Federazione è possibile informarsi su tutti gli step per conseguire questo titolo, e soprattutto conoscere i diversi livelli e specializzazioni di disciplina. Per essere però un buon Steward, un ingrediente principale è la passione per i cavalli e l’equitazione.

La pratica di stewarding  permette di stare a stretto contatto con cavalli e cavalieri e apprendere molto in ambito di cultura equestre. È fondamentale saper osservare, fare attenzione ai metodi, alle tecniche usate dai professionisti, dai cavalieri più esperti e dagli istruttori. Ad ogni manifestazione si impara sempre qualcosa di nuovo!

I soggetti con cui si ha a che fare sono molti, e si sa che durante una concorso entra in gioco l’emotività dei concorrenti. Essere empatici risulta perciò una qualità principale: è bene comprendere che l’approccio alla gara è diverso per un professionista rispetto ad un amatore o ad un allievo alla prima esperienza, di conseguenza è opportuno dedicare a tutti la giusta attenzione.

Gli interventi volti a correggere o prevenire le problematiche sono necessari e pattuiti con gli altri ufficiali di gara, ma il rapporto con il concorrente deve essere sempre educato e corretto: non ci si pone mai in modo sgarbato, ma in maniera determinata e tempestiva. Se necessario si può mostrare l’articolo del regolamento in questione per far comprendere e accettare meglio il nostro intervento.

Spesso i cavalieri e gli istruttori chiedono consiglio agli stewards per organizzarsi, perciò dobbiamo saper proporre la soluzione più corretta per permettere ii fluire delle categorie e rassicurare chi fa affidamento su di noi.

Infine, un altro fattore importante è saper lavorare in team. Lo steward di concorso si relaziona con tutti gli attori coinvolti nella competizione e con altri stewards. È bene essere predisposti a comprendere e accettare suggerimenti dei colleghi e a collaborare, offrendo il proprio aiuto e partecipazione. Il concorso è un grande lavoro di squadra, che ha come obiettivo comune quello di far in modo che manifestazione abbia successo nel rispetto dei cavalli e dei cavalieri.

Roberta Guatteo

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