Nations Cup Final 2023: l’Olanda vince la Challenge Cup

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Completano il podio Australia e Messico

Terminata questa sera la Challange Cup, seconda competizione della Nations Cup Final, in cui sette squadre sono scese in campo per affrontare l’impegnativo percorso progettato dallo chef de piste Santiago Varela.

L’ordine di ingresso era inverso alla classifica del primo round di giovedì, per questo il primo paese a partire è stato l’Uzbekistan, ha seguito l’Argentina, poi Australia, Italia, Spagna, Olanda e, infine, il Messico.

Alla fine del primo giro, due erano le squadre con quattro penalità complessive, Olanda e Australia; era chiaro ci sarebbe voluto un jump-off per decretare il vincitore di questa competizione.

Chi sarebbe stato a rientrare in campo per il barrage tra i componenti del team australiano e olandese era ancora da decidere: poco dopo il primo binomio a scendere in Arena è stato quello formato da Chrisopher Burton su Chedington Hazy Toulana, seguito poi da Willem Greve in sella a Highway TN.

Tutto era ancora da vedere, ma quando Burton ha finito il giro con un errore, Greve sentiva la pressione di dover far meglio per poter conquistare la categoria…e ci è riuscito. L’Olandese non solo è riuscito nell’intento di superare l’avversario in velocità, finendo infatti in 41,43 secondi, ma ha anche tagliato il traguardo senza errori.

La medaglia d’oro, quindi, è stata consegnata alla squadra formata da Kim Emmen su Inflame Go – 4;85.87 sec, Maikel van der Vleuten su Beauville Z N.O.P. – 0; 82,55 sec, Jur Vrieling con Long John Silver 3 N.O.P. – 0; 87.93 sec e Willem Greve su Highway TN 4/0; 41.43 sec.

L’Australia, già penalizzata dal fatto di essere formata da soli tre binomi non avendo così la possibilità di scartare il punteggio peggiore, è riuscita comunque a farsi valere conquistando la medaglia d’argento.
Il terzo gradino del podio è stato meritatamente conquistato dalla squadra del Messico, che ha concluso con un totale di 8 penalità nel tempo totale di 254.38 secondi. Hanno seguito Argentina – 12, Spagna – 16, Italia – 16 e Uzbekistan – 36.

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Jur Vrieling, Maikel van der Vleuten, Willem Greve, Kim Emmen

Dopo il round del primo giorno, la squadra italiana ha previsto un cambio binomio fra De Luca e Garofalo, per questo il team questa sera era formata da: Piergiorgio Bucci, Alberto Zorzi, Emanuele Camilli e Giampiero Garofalo.
Quarto cavaliere dell’ordine di partenza e primo azzurro ad entrare nell’arena è stato Piergiorgio Bucci, in sella al grigio Cochello, castrone di 14 anni. Dopo il secondo posto nella Queens Cup di oggi, di certo le speranze erano quelle di continuare il successo del pomeriggio, ma non è stato così: Piergiorgio ha terminato il giro con 12 penalità, nonostante il buon tempo di 80.36 secondi. Tutto era nelle mani dei compagni, ma purtroppo anche oggi l’Italia non ha brillato: dopo Bucci, anche le performance degli altri azzurri non sono state impeccabili, Alberto Zorzi e Highlight W hanno chiuso con 8 penalità, seguiti da Emanuele Camilli su Odense Odeveld e Giampiero Garofalo in sella a Gaspahr con 1 errore ciascuno.
Il punteggio totale di 4 penalità nel tempo complessivo di 255.38 secondi, li ha portati ad occupare il sesto e penultimo posto della classifica finale.

Classifica completa della Challenge Cup – Nations Cup Final 1,60 m: https://www.longinestiming.com/equestrian/2023/longines-fei-jumping-nations-cup-final-barcelona/resultlist_C8.html

Foto: Jur Vrieling riding Long John Silver 3 N.O.P., Maikel van der Vleuten riding Beauville Z N.O.P., Willem Greve riding Highway TN and Kim Emmen riding Inflame Go – Copyright ©FEI/Leanjo de Koster

© Riproduzione riservata.

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