Cristian Demuro, il Rush vincente a Dubai!

Nel Dubai Turf sponsored By DP World il fantino italiano con Soul Rush ha beffato il cavallo più ricco del mondo

Sabato 5 aprile l’ippodromo di Meydan-Dubai ha ospitato la 29^ edizione della Dubai World Cup, in una serata che ha dispensato 30,5 milioni di dollari.

Dubai Turf sponsored by DP World

Una delle corse più ricche della serata rea la prova di Gruppo 1 programmata sui 1.800 metri della pista in erba. Il favoritissimo era Romantic Warrior, cavallo allenato da Hong Kong, che si presentava con un conto in banca superiore ai 25 milioni di dollari vinti in carriera. Un vero e proprio nababbo a quattro gambe, un Purosangue di lusso.

Ma, si sa, le corse dei cavalli dicono (quasi) sempre la verità e lo sapeva già molto bene il senatore Federico Tesio, che è stato l’allevatore, proprietario e allenatore che maggiormente ha segnato la storia dell’ippica mondiale a cavallo tra il XIX e il XX secolo.

Lui che ha “creato” campioni del calibro di Nearco e Ribot sosteneva sempre: “Nell’ippica la selezione la fa un pezzetto di legno, il palo d’arrivo”. E nessuna verità è più vera di queste.

Chi passa per primo il traguardo è il vincitore. Punto.

Tutto questo per anticipare il racconto, in breve, della Dubai Turf corsa da 5 milioni di dollari in palio. Romantic Warrior si porta subito a tiro del battistrada e Cristian Demuro con il suo Soul Rush fa subito una prima mossa molto importante, spostandosi dalla corda nella scia del favorito. Una mossa tattica eccellente.

La corsa si sviluppa veloce fino all’ingresso in dirittura d’arrivo dove il Guerriero si lancia al comando e guadagna subito una buona manciata di lunghezze a tutti i rivali che rappresentano nazioni sparpagliate ai quattro angoli della terra. Sembra avere la vittoria in tasca ma deve ancora fare i conti con Soul Rush che Cristian lancia al suo, disperato, inseguimento.

Il palo si avvicina, Romantic Warrior è sempre in vantaggio ma Soul Rush viene sospinto con forza ed eleganza da Cristian Demuro e guadagna centimetro su centimetro al rivale. Siamo a 20 metri dal traguardo, i due sono apparigliati ma Romantic Warrior all’interno è ancora in leggero vantaggio.

A 10 metri i due sono perfettamente in linea e mancano due tempi di galoppo al “pezzetto di legno”.

Cristian è implacabile anche se in sella all’altro cavallo c’è un certo James McDonald, neozelandese di nascita ma assurto a stella mondiale tra i jockey, e sul traguardo l’ultimo colpo di reni del cavallo sembra essere quello vincente.

Nessuno, in questi casi, può esultare quando i margini di vantaggio (o svantaggio) sono così esigui.

Ma i potenti mezzi tecnologici a disposizione del Dubai Racing Club permettono in pochi minuti di avere il fotofinish: hanno vinto Soul Rush e Cristian Demuro con un margine di vantaggio di una NARICE!

Dal fotofinish è stata estrapolata anche la distanza che ha separato i musi dei due cavalli: 4,7 millimetri … pazzesco!

Abbiamo raggiunto Cristian Demuro qualche giorno dopo quando era già rientrato a Chantilly, in Francia, nazione nella quale risiede da dodici anni, per raccogliere le sue impressioni a freddo.

“È stata una vittoria pazzesca che mi ha ripagato della sconfitta subita proprio in questa corsa lo scorso anno, per un margine di pochissimo superiore a quello con il quale sabato scorso ho vinto. Così sono le corse dei cavalli”.

Già è vero, ma per meno di mezzo centimetro Soul Rush ha fatto vincere al suo proprietario 2,6 milioni di dollari invece del “solo” milione andato al secondo arrivato. E, di conseguenza, anche la percentuale per il fantino è stata notevolmente diversa. Ma che cavallo è Soul Rush?

“Fino all’altro giorno era un ottimo cavallo – racconta il fantino – avendo vinto 5 delle 16 corse alle quali aveva partecipato e aveva già guadagnato l’equivalente in Yen di 5,9 milioni di dollari. Questo anche perché i montepremi delle corse giapponesi sono molto alti e lui aveva corso solo e sempre in Giappone. Questa era la sua prima trasferta all’estero e adesso, dopo aver sconfitto Romantic Warrior, si è guadagnato un piccolo posto nella storia dell’ippica”.

Una domanda, per chi non segue questo sport, è però spontanea: ma come mai un fantino italiano che vive e lavora in Francia viene ingaggiato per montare un cavallo giapponese che non ha mai interpretato prima in una delle corse più ricche al mondo in Dubai?

“Diciamo che forse mi sono guadagnato questa vittoria in virtù dei miei trascorsi – sorride Cristian che per carattere è molto poco auto referenziale – vengo da una famiglia ippica, anche mio padre è stato fantino così come Mirco, il mio fratello maggiore. Pamela, la sorella nata tra noi due, non lo è diventata ma per restare in tema, di fantini ne ha sposato uno.

Dopo aver frequentato la scuola ippica a San Rossore e aver conseguito la patente di allievo fantino, mi sono dato da fare in Italia dove, in pochi anni, sono riuscito a diventare Champion Jockey stabilendo anche il maggior numero di corse vinte in un anno, 264 ed era il 2012”.

L’ippica italiana per i nostri migliori fantini inizia ad andare stretta anche perché, nel frattempo, è iniziato un periodo di crisi economica e politica del settore. E così i nostri migliori jockey decidono di guardare verso altri lidi, spesso molto lontani.

Mirco Demuro sono ormai anni che si è trasferito in pianta stabile in Giappone, Alberto Sanna ha guardato verso il medio oriente ed è apprezzato fantino in Qatar, Umberto Rispoli dopo Hong Kong è approdato in California dove si è poi trasferito anche Antonio Fresu che aveva trascorso diversi anni anche in Dubai.

“Purtroppo, essendo professionisti, dobbiamo guardarci intorno e cercare le nostre migliori opportunità per emergere – conferma Demuro Jr – io ho scelto la Francia dove pensavo che avrei potuto trovarmi bene come stile di vita e come ambiente ippico. Vivo nei dintorni di Chantilly ormai dal 2013 e qui ho trovato le condizioni migliori per esprimermi, ippicamente parlando. La mia famiglia è territorialmente allargata perché qua vivo con la mia compagna Giulia e nostra figlia Matilde, non lontano da noi abita mia sorella, Mirco è in Giappone, mamma è a Roma, la mia città Natale. A babbo, che non c’è più, dedico ogni mio successo importante”.

E le cose nel corso di questi 12 anni sono andate decisamente bene tanto che Cristian Demuro è in breve diventato una delle migliori cravache di Francia e ha conquistato per ben due volte l’Arc de Triomphe a Longchamp, nel 2020 con Sottsass e nel 2023 con Ace Impact. Insomma, niente male!

Si, ma ancora la risposta al perché dell’ingaggio giapponese ancora non ce l’ha data!

“Se è vero che mi sono trasferito in pianta stabile oltralpe – continua Cristian – è anche vero che ho continuato a guardarmi intorno e, nei mesi autunnali quando in Francia le corse sono meno importanti, dal …. Ho ottenuto una licenza temporanea dalla Japan Racing Association per andare a montare per un paio di mesi all’anno in Giappone. Anche laggiù ho ottenuto vittorie importanti, mi sono fatto conoscere e ho allacciato importanti rapporti personali”.

E così, il campione italiano classe ‘92, continua a mietere successi tra Francia, Giappone, Dubai ma anche in Inghilterra e, ogni tanto, torna anche nel suo Paese dove sa farsi sempre valere. Non a caso ha conquistato per cinque volte il Nastro Azzurro, ovvero il Derby Italiano all’ippodromo delle Capannelle.

Cristian ci dà anche un’anticipazione.

“Il prossimo 2 giugno dovrei essere nuovamente a Roma per la 142^ edizione del Derby Italiano. L’anno scorso non andò bene perché arrivai ultimo, una posizione che non gradisco molto occupare ma ogni tanto capita anche a me!”

Enrico Querci

Foto credit Dubai Racing Club / Foto Capannelle Enrico Querci

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