Il rinnovamento dell’ippica italiana: il punto di vista di Remo Chiodi.

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Il rinnovamento dell'ippica italiana: il punto di vista di Remo Chiodi.

Nel settembre del 2023 il MASAF ha nominato Direttore Generale dell’ippica Remo Chiodi.

Questo suo incarico ha fatto seguito a quello ricoperto al dipartimento della programmazione economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quello che sta ricoprendo a tutt’oggi è stato per lui un’assoluta novità dal punto di vista professionale ma le sue capacità manageriali e attitudini personali gli consentono di affrontare le sfide del settore portando un approccio e un metodo innovativo, dinamico e operativo, che era atteso da tanti anni.

“Mi trovo molto bene in questo incarico che è molto impegnativo ma, al tempo stesso, sfidante e interessante – racconta Remo Chiodi – la mia precedente esperienza di lavoro mi è molto d’aiuto per affrontare e superare le molte criticità incontrate sul cammino. La strada ancora da percorre è molta ed è in salita ma non mi spaventano le difficoltà che sono pur sempre stimolanti. In questi primi 18 mesi, le soddisfazioni ricevute hanno ripagato gli sforzi profusi”.

capannelle generica Enrico Querci
Il rinnovamento dell'ippica italiana: il punto di vista di Remo Chiodi. 5

È un dato di fatto che il settore ippico, da molti anni, è sprofondato in una crisi economica e gestionale molto grave. Questo il quadro della situazione che Chiodi si è trovato di fronte. Ma, adesso, qual è lo stato di salute di questo importante settore?
“Possiamo dire che abbiamo fatto la diagnosi, è in corso di somministrazione la terapia e la febbre sta scendendo. il Ministro Lollobrigida e il Sottosegretario La Pietra hanno realizzato delle riforme che richiedevano un intervento sostanziale e mi riferisco, in particolare, alla classificazione degli ippodromi e alla creazione della Direzione Generale che ho l’onore di presiedere; grazie al loro impulso e indirizzo, si sta lavorando in maniera importante alla diminuzione dei tempi di pagamento dei premi vinti al traguardo, al miglioramento dei criteri di programmazione dell’attività ippica, alla redazione del calendario delle corse in un’ottica pluriennale e alla programmazione delle attività con congruo anticipo, tutti aspetti che complessivamente concorrono al buon esito dello spettacolo ippico e all’attrattività delle corse italiane anche in chiave internazionale.

Altri eventi favorevoli che il Ministro Lollobrigida e il Sottosegretario La Pietra hanno promosso sono stati la riduzione dell’IVA sulla compravendita dei puledri e, per la prima volta dopo anni, la legge di bilancio prevede un incremento delle risorse per il comparto. Questo è un segnale di attenzione per la filiera e il fattore più interessante è che questo aumento proviene da una tassazione delle scommesse sui giochi virtuali che tolgono interesse a quelle ippiche reali che, peraltro, alimentano una filiera importante, dagli allevamenti all’agricoltura. Una maggior appetibilità delle scommesse a quota fissa (che sono quelle per le quali si conosce già l’importo da incassare in caso di vincita, prima che l’evento si verifichi, n.d.r.) è data dalla riduzione della loro tassazione, per renderle competitive con quelle sportive che si svolgono con le medesime modalità “.

Vernissage Grif vince il GP Lotteria
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L’ippica è un settore molto complesso da amministrare e gestire e non è possibile pensare che un ente pubblico possa farlo con la stessa snellezza di uno privato. C’è una possibilità, in futuro, che si possa tornare a una gestione almeno parzialmente privata?
“Questa è ovviamente una decisione non al mio livello, è una scelta politica – precisa il Direttore Generale – ma posso dire c’è un collegato alla legge di bilancio che prevede una riforma generale del settore, quindi anche la definizione di un nuovo modello di governance. Anche se la riforma generale dovesse essere implementata entro l’anno, gli effetti saranno apprezzabili in un periodo di transizione che va dai 3 ai 5 anni per giungere all’ottimale, cioè una partnership pubblico-privata”.

Questa crisi profonda ha avuto dei riflessi negativi anche a livello internazionale, più per il settore del galoppo che non per il trotto (e poi vedremo perché). Il trend in questi ultimi mesi si è finalmente invertito.
“Esattamente – conferma Remo Chiodi – e per una serie di motivi. Il primo, che è anche il più banale, è che finalmente siamo tornati a partecipare alle riunioni ufficiali internazionali. Nel passato eravamo rappresentati da persone che non avevano potere decisionale o che partecipano a intermittenza. Sono stati apprezzati i nostri sforzi per ridurre i tempi di pagamento, che entro il 2025 saranno auspicabilmente portati a circa 90 – 100 giorni, e quello che abbiamo fatto per la promozione del settore e il miglioramento del parco cavalli, la loro qualità”.

premiazione verticale
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Senza entrare troppo nel tecnico, l’ippica, come del resto tutti quelli che vedono protagonista il cavallo, è uno sport basato sulla selezione. Dall’equitazione, all’endurance, al reining, i cavalli che vincono i concorsi più importanti al mondo diventano campioni e, successivamente, riproduttori e riproduttrici. Questo avviene anche nell’ippica e le corse negli ippodromi sono il campo di gara sul quale i cavalli si affrontano e confrontano. Le corse più importanti a livello internazionale sono definite corse di selezione.
Per il galoppo esiste un comitato internazionale che ogni anno si riunisce e, in base ai risultati tecnici ottenuti da ciascuna di questa corsa negli anni precedenti, decide se quella corsa può mantenere lo status che ha oppure se viene promossa o retrocessa. In alcuni casi è un semplice calcolo matematico, che non ha bisogno di approfondimenti se il risultato è palesemente inferiore o superiore a quello necessario almeno per il mantenimento. In altri, quando il punteggio è al limite, il comitato decide su votazione il da farsi. Nel recente passato l’Italia ha purtroppo perso tutte quelle che erano di status maggiore, elitario, diventando un Paese ippicamente di serie B – almeno per il galoppo – ma, fortunatamente, le cose stanno cambiando.

“Alla recente riunione del Comitato Pattern Internazionale – conferma il dottor Chiodi – abbiamo conservato lo status di tutte le corse di selezione con l’eccezione di una. Abbiamo dovuto accettare il declassamento automatico per altre corse – fortunatamente di minore importanza – perché, purtroppo, erano indifendibili e la matematica le condannava abbondantemente. Questo, però, solo per il settore galoppo che ha la necessità di crescere anche da punto di vista allevatoriale per tornare agli splendori del passato. Per il trotto, invece, gli allevatori italiani stanno producendo cavalli che vincono a raffica all’estero e che difendono la vittoria nelle corse italiane dai concorrenti fortissimi che arrivano dall’estero. La qualità internazionale di questo settore ci ha permesso di tornare nel board dell’Unione Europea Trotto da protagonisti, nonostante gli anni di assenza. La recuperata credibilità in ambito internazionale è stata tale che la coordinatrice della programmazione nazionale delle corse ippiche, Tamara Papiccio, è stata eletta nuova vice presidente dell’UET, e di questo ne siamo tutti fieri. Un riconoscimento di tale portata mancava all’Italia da tantissimi anni, forse venti o di più”.

La pubblicità, si sa, è l’anima del commercio e per “vendere” bene l’ippica, servono eventi ben organizzati e promossi. Nel 2024 il MASAF ha lanciato una nuova iniziativa: il Palio delle Regioni. In pratica, in 21 occasioni concomitanti con le giornate di Gran Premio nei diversi ippodromi italiani, ogni singolo ippodromo si è trasformato non solo in luogo dove si svolgono le corse ma anche in una sede di spettacoli e manifestazioni collaterali. Sono stati coinvolti anche altri settori del ministero come l’enogastronomia, l’arte, la storia e la cultura ma anche attività sociali e terapeutiche che hanno il cavallo come protagonista. Mancano pochi eventi alla chiusura di questo primo ciclo e Remo Chiodi è chiamato a tirarne le somme.
“Il rafforzamento e il rinnovamento dell’ippica italiana passa anche attraverso una comunicazione più efficace e tramite l’organizzazione di grandi eventi sul territorio, per aumentare la sua visibilità a livello nazionale e internazionale. Per quanto riguarda il Palio delle Regioni il bilancio in generale è senza dubbio positivo perché tutti i dati di riferimento rispetto a quelli dell’anno precedente, per ogni singola giornata, hanno visto importanti incrementi. Certo l’esperienza insegna e per il prossimo anno abbiamo deciso di modificare l’impostazione di questa manifestazione: ridurremo il numero degli eventi e il meccanismo di assegnazione si baserà anche su nuovi criteri che prevedano un concorso per idee che ciascun ippodromo ci proporrà. Ad esempio, si sta ragionando sulla possibilità di concedere un contributo economico aggiuntivo di compartecipazione alle spese per l’organizzazione della tappa del Palio delle Regioni, quale premio per la progettualità presentata. Sempre in tema di promozione e comunicazione, mi preme evidenziare l’attivazione del sito web di Grande Ippica Italiana (www.grandeippicaitaliana.it), unitamente ai relativi profili social, nuovo strumento di comunicazione e promozione dell’ippica italiana. Si è deciso di adottare anche un nuovo brand, un nuovo marchio estremamente identificativo. È stato definito un nuovo logo ispirato dai disegni di Leonardo e da alcune maestose sculture classiche”.

Le attenzioni del MASAF rispetto al cavallo non si fermano certo al settore ippico inteso come trotto e galoppo.
“Oltre alle tre facce dell’ippica, galoppo piano, galoppo ostacoli e trotto – precisa Chiodi – nelle competenze della Direzione Generale del Ministero c’è anche quella degli sport equestri per la parte allevatoriale dei giovani cavalli italiani da sella prima che arrivino alle competizioni agonistiche, di competenza della FISE (Federazione Italiana Sport Equestri). La politica di gestione del cavallo si basa su alcuni capisaldi, in particolar modo la tutela del benessere del cavallo in toto. Anche il settore del Cavallo da Sella è sicuramente vitale e lo scorso anno sono stati ottenuti importantissimi traguardi a livello internazionale.
Sono 28.689 gli equidi iscritti ai vari libri genealogici che includono anche razze particolari nel rispetto della biodiversità la cui tutela, promozione e valorizzazione è uno dei principali obiettivi del Ministero, anche di quelle razze che non sono impegnate nell’agonismo ma che rappresentano un patrimonio culturale”.

L’ultima domanda è rivolta a Remo Chiodi in qualità di spettatore di eventi ippici: cosa lo ha colpito ed emozionato in modo particolare nel corso della sua dirigenza?
“Ho vissuto questo periodo molto bene, pur dovendo rinunciare a qualcosa sul piano personale e familiare perché è stato molto impegnativo. Mi sto appassionando sempre di più perché l’entusiasmo degli operatori ippici è contagioso e questo mix di sport e spettacolo, che fa comunque sempre capo all’allevamento, è molto coinvolgente. A livello di fatti, quelli più emozionanti sono stati due. Il primo è la corsa Pony per giovanissimi cavalieri e amazzoni che si è svolta all’ippodromo di Chilivani, in Sardegna, durante una delle tappe del Palio delle Regioni. La seconda ha una valenza internazionale, quando lo scorso anno a Cagnes-sur-Mer, in Francia, Vernissage Grif ha dominato gli avversari nel Gran Criterium di Vitesse stabilendo anche il record europeo di velocità sul miglio. Sentir risonare le note dell’inno di Mameli in Francia per un risultato così eccezionale realizzato da un cavallo italiano per allevamento, allenamento, proprietà e guida è stato veramente da brividi. E speriamo che accada di nuovo … la generazione dei giovani trottatori italiani è molto promettente!”

E tutti noi ci auguriamo di avere sempre più spesso la pelle d’oca!

Enrico Querci

ufficio stampa del MASAF

© Riproduzione riservata.

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