Il ruolo del longeur nel volteggio: l’intervista a Claudia Petersohn

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Il volteggio è una delle discipline equestri più sceniche: figure acrobatiche, ritmo, eleganza e una profonda sintonia con il cavallo.

In questo sport, ogni gesto nasce da equilibrio, tecnica e fiducia reciproca. Ma se i riflettori sono spesso puntati sugli atleti e sugli splendidi cavalli, c’è una figura decisiva che opera al centro del circolo: il longeur.

Per raccontare questo ruolo fondamentale abbiamo incontrato Claudia Petersohn, longeur ai massimi livelli, protagonista di un episodio del podcast Kiss & Cry di Horseshowjumping.tv.

Il ruolo del longeur

«Essere il terzo componente è fondamentale», afferma Claudia. «Senza di noi che gestiamo il cavallo nel circolo, mentre gli atleti fanno le acrobazie sopra, non sarebbe possibile fare questo sport». Il longeur guida il cavallo, ne mantiene ritmo e postura, e diventa un punto di riferimento costante per l’atleta.

Una figura “silenziosa”, come spesso viene definita, ma centrale: «Siamo anche premiati nei regolamenti nazionali e internazionali. Facciamo parte della squadra a tutti gli effetti». E nel pas de deux, scherza Claudia, «siamo in quattro: cavallo, due atleti e longeur!».

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Claudia Petersohn

Emozioni ai Campionati Italiani 2025

Reduce dai Campionati Italiani di Volteggio 2025 a Formigine, Claudia racconta l’entusiasmo di quel weekend: «È stato bellissimo, una gara organizzata molto bene in un bel posto a Modena».

Ancora una volta, la sua squadra ha brillato: Rebecca Greggio e Davide Zanella hanno conquistato i titoli italiani nelle categorie senior individuali. «Siamo molto contenti che siano riusciti a vincere anche nell’individuale, cosa che molti non sanno, perché gareggiano anche in pas de deux, ma sempre competono anche nelle prove individuali».

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Team Italia ai Campionati Mondiali Giovanili ed Europei Senior 2025 a Stadl Paura

Fiducia e sintonia nel Team

Nel volteggio, più che in ogni altra disciplina, l’armonia è tutto. «La fiducia reciproca è fondamentale. Senza questo non può funzionare, soprattutto ad alti livelli».

Come si costruisce? «Si lavora insieme ogni giorno. Non è solo montare: c’è riscaldamento a terra, il lavoro sul cavallo finto, mille ripetizioni in sicurezza». E poi c’è il cavallo, un atleta anche lui, che deve imparare a fidarsi di tutti. «È tutto un ingranaggio. Se un pezzo non va, tutto si ferma».

L’allenamento del cavallo

Il cavallo, protagonista indiscusso come in segue un programma a 360 gradi: «Si lavora in piano, si va in passeggiata, si rilassa in paddock, e poi si porta nel circolo da volteggio».

Reattività, equilibrio, forza e calma sono indispensabili: «Devono galoppare in circolo con peso e movimento sopra, mantenendo equilibrio e impulso. E vengono valutati anche loro: se si disturbano o reagiscono, arrivano penalità quindi per questo è fondamentale che il tutto avvenga in modo piacevole e divertente anche per il cavallo».

Un mito da sfatare? «I cavalli da volteggio non lavorano solo a una mano: facciamo tantissimo anche a destra. Adesso il regolamento internazionale permette anche di partire a mano destra nelle competizioni».

La prospettiva di Claudia sull’equitazione

Claudia nasce e cresce in Germania, dove il volteggio è la base dell’equitazione: «Lì è normale che chi inizia venga messo prima su un cavallo da volteggio per imparare equilibrio e posizione».

Volteggiatice fin da bambina, ha poi praticato dressage, salto e completo, prima di trasferirsi in Italia per studiare veterinaria. La sua carriera da longeur nasce quasi per caso: «Quando mio figlio aveva 4 anni volevo trovargli un posto dove volteggiare. Non c’era, e ho trovato altri pazzi come me: abbiamo fondato una scuola».

Quella scuola oggi è un riferimento internazionale: «Mai avrei immaginato di arrivare a questo livello. Ma abbiamo costruito passo dopo passo, studiando, facendo stage in Germania, portando i ragazzi a imparare all’estero».

Tra i successi più emozionanti, Claudia cita la prima convocazione al Mondiale nel 2011, il bronzo a Ebreichsdorf, l’oro agli Europei 2025 e soprattutto le due vittorie consecutive nella finale di Coppa del Mondo: «Ripetersi nel 2025 dopo l’oro del 2024 è stato ancora più difficile. Ma è merito di un grandissimo team».

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Il podio dei Campionati Europei Senior 2025 a Stadl Paura – Oro nel pas de deux per Rebecca Greggio Davide Zanella e Claudia Petersohn

Consigli per chi vuole avvicinarsi al Volteggio

Il messaggio di Claudia è semplice e diretto: «Andate e provate. Potete solo divertirvi».

La disciplina, ammette, è ancora poco conosciuta in Italia nonostante i tanti successi internazionali: «È un peccato, perché all’estero — Germania, Austria, Svizzera — è popolare come qui il calcio o la ginnastica artistica».

E aggiunge con orgoglio: «Non esiste altra disciplina così negli sport equestri. È uno per tutti e tutti per uno. Si aiutano tutti, si condividono cavalli, strutture, consigli. Un livello di fair play che altrove non ho mai visto».

Il volteggio è uno sport che emoziona, unisce e forma atleti e cavalli in modo unico. La storia della longeur Claudia Petersohn, la sua dedizione, la visione di squadra e l’amore per questa disciplina raccontano quanto ancora ci sia da scoprire su questo mondo.

Per chi vuole saperne di più, vi invitiamo ad ascoltare l’episodio completo del podcast Kiss & Cry di Horseshowjumping.tv su Spotify, per vivere da vicino la magia e i valori del volteggio equestre.

HSJ x FISE

AC

© Riproduzione riservata.

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