La nuova tecnologia Smartphone al servizio della veterinaria equina

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Un nuovo e strabiliante utilizzo dello smartphone in uso ormai da diversi mesi presso l’università veterinaria dell’Illinois negli Stati Uniti.
Si tratta di una speciale tecnologia di registramento dati portatile inserita all’interno dello smartphone che cattura movimenti, vibrazioni e impatti chiamata accelerometro.
I veterinari dell’università utilizzano questa tecnologia per monitorare a distanza il recupero dei cavalli sottoposti ad anestesia generale per ridurre al minimo il rischio di incidenti ed infortuni dovuti all’intontimento.
Succede infatti purtroppo che cavalli sottoposti ad anestesia totale al momento del loro risveglio non essendo nel pieno delle forze e nel pieno controllo delle loro facoltà motorie subiscano urti o cadute che possono portare a gravi infortuni, talvolta anche alla morte.
L’anestesia generale comporta nel caso del cavallo un rischio maggiore rispetto a qualunque altra specie domestica, soprattutto per via della mole.
Nel caso specifico degli equini il tasso di mortalità post anestesia è dell’1% contro ad esempio lo 0,001% dell’uomo e lo 0,05% di cani e gatti.
Per 3 ore e mezzo circa infatti il cavallo, privo di conoscenza rimane nella stessa posizione e, se il tempo dell’anestesia si prolunga troppo oltre il rischio di complicazione sale in modo esponenziale in quanto il peso del loro corpo può schiacciare i vasi saguigni tagliando il flusso di sangue ai muscoli degli arti e provocando un “black out“ del sistema motorio, per cui il cavallo non sarà in grado al suo risveglio di rimettersi in piedi.
Ma questo lui non lo sa e nonostante si senta debole e intontito farà comunque dei tentativi spinto dal suo istinto di sopravvivenza, dunque è per questo che sorge la necessità di monitorare costantemente il risveglio di un cavallo sottoposto ad anestesia generale prima che il cavallo sia vittima di rovinose cadute che possono causare lesioni gravi alle gambe o al cranio (come succede nell’1% dei casi).
Al momento del risveglio dall’anestesia il cavallo dovrà essere sostenuto da cinghie legate al petto in modo da poter riattivare la circolazione senza incorrere in potenziali incidenti, la tecnologia inserita in modalià tri-asse sulle cinghie in seguito registrerà ed elaborerà i movimenti e la coordinazione del cavallo, questi dati saranno infine inserite in un computer di monitoraggio manovrato dai veterinari che confrontano i dati con una scala modello,fino a che non verrà dichiarata la stabilità del cavallo che potrà essere liberato dall’imbragatura.
E’ molto importante perciò che il cavallo al suo risveglio si trovi in un luogo appositamente allestito per attutire gli impatti (con materassini imbottiti, ecc…)
Prima dell’arrivo di questa tecnologia il livello di stabilità era valutato in maniera soggettiva ed arbitraria e perciò soggetta ad errori.
Per quanto riguardo il recupero motorio consigliato il più valido è quello dell’hydropool, il lavoro in acqua che consente di potenziare la muscolatura alleviando i carichi di peso del cavallo.
Lo stesso tipo di tecnologia può essere inoltre utilizzata durante il trasporto per monitorare il comportamento dei cavalli e diminuire rischi di incidenti durante il trasporto.
La tecnologia è stata messa a punto dal dott. Stuart Clark-Price, veterinario specializzato in anestesia che collabora con l’istituto universitario veterinario dell’Illinois.
British Equine Veterinary Association
www.beva.org.uk
vai alla pagina: http://www.beva.org.uk/news-and-events/news/view/430
(MC)

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