
Ulcere gastriche nel cavallo: una minaccia silenziosa da non sottovalutare

Anatomia, sintomi, diagnosi e terapie: tutto quello che bisogna sapere
Ulcere gastriche nel cavallo: parole che dovrebbero suonare familiari a chiunque viva quotidianamente il mondo equestre. Silenziose, insidiose, spesso invisibili a un primo sguardo, possono compromettere seriamente il benessere, le performance e la qualità della vita del cavallo.
I segni? Subdoli. I rischi? Elevati, se non riconosciuti in tempo.
Comprendere come funziona lo stomaco del cavallo, quali sono i sintomi da non sottovalutare e come intervenire – o meglio ancora, prevenire – è fondamentale per ogni proprietario, groom o professionista del settore.
In questo articolo, entriamo nel cuore dell’apparato digerente equino per fare luce su una delle condizioni più comuni, ma spesso trascurate: l’ulcera gastrica.
Anatomia dello stomaco del cavallo
Lo stomaco del cavallo è diviso in due aree nettamente divise tra di loro da un confine chiamato margo plicantus. Le due aree si distinguono per la conformazione dei tessuti e la funzione digestiva che attuano:
- La parte più ventrale, composta dal fondo dello stomaco e dal piloro (che mette in comunicazione lo stomaco con il duodeno) è composta da un epitelio ghiandolare che produce muco, HCl (Acido Cloridrico, sostanza indispensabile per l’espletamento delle funzioni digestive), bicarbonati e pepsina;
- La parte dorsale, composta dal sacco cieco dorsale, e dalla regione del cardias (che mette in comunicazione l’esofago con lo stomaco) composto da una mucosa non ghiandolare, che quindi non secerne nulla ma ha la mera funzione di consentire alle ingesta una parziale fermentazione del contenuto alimentare e l’inizio della digestione.
Quest’ultima parte anatomica, non producendo fattori di protezione gastrici, è la parte più sensibile all’azione dell’acido cloridrico e, quindi, alla formazione di ulcere gastriche. L’unita funzionale dello stomaco ghiandolare è la pompa protonica: essa permette di secernere HCl all’interno del lume dello stomaco.

Cosa sono le ulcere gastriche?
Si ritiene che i fattori che alterano i normali meccanismi protettivi dello stomaco, o provocano un aumento della secrezione di acido cloridrico siano alla base della patogenesi delle ulcere gastriche.
L’ulcera è una soluzione di continuo, ovvero un’interruzione dell’integrità dei tessuti che compongono la parete gastrica.
Essa può avere gravità, dimensioni, profondità e localizzazione diverse all’ interno della parete gastrica, coinvolgendo diverse aree dello stomaco e in alcuni casi estendersi fino alla mucosa duodenale.
Queste diverse caratteristiche vanno da semplici erosioni superficiali e ipercheratosiche, a lesioni più profonde che pentrano nella parete gastriche, causando sanguinamento e in alcuni casi anche perforazione a tutto spessore della parte gastrica, con successiva peritonite e morte del cavallo.
Sintomi delle ulcere gastriche nel cavallo
I sintomi dell’ulcera gastrica spesso sono subdoli e non necessariamente legati, come si potrebbe pensare, a sintomi prettamente di origine viscerale o addominale. Sicuramente rientrano tra i sintomi principali coliche ricorrenti, spesso di intensità moderata, e altrettanto frequentemente possiamo notare assunzione lenta o selettiva del cibo in cavalli affetti da ulcera.
Rientrano tra i sintomi di ulcera anche la poor performance in un cavallo in lavoro, la perdita di peso o il mancato aumento nel caso si stia attuando una dieta volta a tale obbiettivo. Possiamo poi riscontrare decubito più protratto del solito, ptialismo, depressione del sensorio, apatia oppure al contrario aggressività o ansia, alito cattivo e riduzione dell’assunzione d’acqua.
Da segnalare che spesso la gravità delle lesioni non è legata alla gravità dei sintomi, quindi alcune erosioni di piccole dimensioni e molto superficiali possono dare una sintomatologia importante, mentre altri tipi di lesioni più estese, multifocali e particolarmente penetranti possono dare sintomi più lievi e sporadici.
E’ bene tenere presente che qualsiasi cavallo può essere affetto da ulcera gastrica, sia tra cavalli in attività sia in cavalli a riposo, tuttavia alcuni fattori predispongono maggiormente alla formazione e allo sviluppo di ulcere, in modo particolare tutti i fattori stressogeni come trasporti frequenti, confinamento in box, o allenamenti intensi.
Vi sono poi fattori predisponenti prettamente legati al management gestionale della scuderia, in particolare diete ricche di carboidrati fermentescibili, somministrazione non regolare dei pasti o momenti della giornata senza fieno a disposizione che creano un periodo troppo lungo in cui il cavallo rimane a stomaco vuoto, oppure ancora somministrazione del mangime prima della somministrazione del fieno.
Infine trovano in letteratura riscontri bibliografici sull’insorgenza di ulcere gastriche la somministrazione di farmaci antinfiammatori o di anestetici generali, che annoverano questa patologia tra gli effetti collaterali.
Mentre l’ anestesia generale rappresenta un eventualità rara nella vita di un cavallo, la somministrazione di farmaci antinfiammatori è al contrario una delle terapie maggiormente utilizzate in medicina equina per diverse affezioni, ed è quindi sempre bene tenere presente che l’ utilizzo di tali farmaci deve essere sempre fatto sotto stretto controllo veterinario e in casi di reale necessità, eventualmente associando alla terapia anche la somministrazione di un gastroprotettore
La diagnosi di ulcera gastrica tramite esami del sangue e gastroscopia
Sebbene alcuni esami di laboratorio — come il profilo biochimico, il dosaggio del fibrinogeno, il test di permeabilità al saccarosio e la misurazione del pepsinogeno — possano offrire utili indicazioni, il gold standard per la diagnosi delle ulcere gastriche nel cavallo resta la gastroscopia, l’unico esame che consente una valutazione diretta e dettagliata delle lesioni gastriche.
In cosa consiste la gastroscopia
Questa tipologia di esame può essere attuata sia in clinica sia in campo e consiste, dopo un periodo di digiuno di circa 24 ore e dopo accurata sedazione del soggetto, nell’esaminare tramite endoscopia tutte le diverse regioni dello stomaco (parte ghiandolare e non ghiandolare, margo plicantus, grande e piccola curvatura, duodeno, piloro ed esofago).
La gastroscopia permette una visualizzazione video delle immagini, classificando le lesioni per gravità, numero, ed estensione con grande precisione.
Permette poi eventuali approfondimenti diagnostici come biopsie, e inoltre tramite l’acquisizione delle immagini, consente un monitoraggio nel tempo dell’andamento delle lesioni, integrando quindi una eventuale correzione della terapia in atto o il miglioramento delle condizioni di gestione.
Come si curano le ulcere gastriche nei cavalli?
Sono descritte diverse terapie per migliorare la sintomatologia dell’ulcera gastrica e favorire la riepitelizzazione. Storicamente i farmaci anti H2 ( antagonisti per i recettori dell’istamina) sono stati largamente utilizzati, presentando vantaggi di un ottimo effetto terapeutico in virtù della loro capacità di soppressione della secrezione acida dello stomaco ghiandolare. Tuttavia il loro svantaggio consiste nella frequenza della somministrazione anche per più volte al giorno, e nel loro costo importante.
Il sucralfato invece rappresenta la molecola principale usata come agente di rivestimento, ovvero una molecola capace di creare un fil protettivo all’ interno della mucosa gastrica esplicando la doppia azione di proteggerla dall’azione degli acidi gastrici e contemporaneamente favorendo la guarigione della mucosa ulcerata. Lo svantaggio della terapia a base di sucralfato è che deve essere somministrata per via orale più volte al giorno per poter mantenere una concentrazione stabile.
Una terza categoria utilizzata è quella degli antiacidi, in particolare a base di idrossido di alluminio o magnesio.Questa categoria di farmaci permette un sollievo immediato dal dolore dato dalla mucosa gastrica alterata anche se la durata è limitata nel tempo; inoltre non sono farmaci che permettono la restitutio ad integrum del danno tissutale presente sullo stomaco.
Ad oggi il gold standard nella terapia dell’ulcera gastrica è rappresentato dall’uso degli inibitori della pompa protonica (l’omeprazolo è la molecole più usata in medicina veterinaria). Questa categoria farmaceutica interrompe la secrezione acida all’interno dello stomaco. La riduzione dell’acidità permette quindi un miglioramento della sintomatologia algica, una miglior digestione dell’alimento e favorisce la naturale riepitelizzazione della mucosa gastrica.
Prevenire la comparsa dell’ulcera gastrica
La prevenzione dell’ulcera gastrica si basa su un’attenta gestione manageriale sia del cavallo sia della scuderia. Per quanto riguarda il cavallo è bene prestare attenzione ai fattori stressogeni che possono interferire con l’omeostasi etologica del cavallo, prestare attenzione ad esempio a non confinare per troppo tempo l’ animale nel box, favorendo l’ interazione con l’ uomo e con altri cavalli.
Inoltre anche allenamenti intensi devono essere proposti solo se l’ animale è effettivamente in condizione di poterli sostenere e sempre seguiti da un adeguato periodo di recupero. E’ bene inoltre abituare fin da puledro ai trasporti e in generale a momenti che se improvvisati possono essere fonte di turbamento.
In alcuni casi è importante anche la prevenzione: nel caso infatti sia previsto un evento predisponente, come un lungo viaggio, o una partecipazione ad una fiera o un concorso, o ancora l’ inizio di una terapia a base di antifiammatori o la programmazione di un intervento chirurgico che prevede l’ anestesia generale, è possibile iniziare la terapia qualche giorno prima dell’evento, in modo da predisporre la mucosa gastrica ad un’improvviso aumento della sua acidità.
Per quanto riguarda invece la gestione della scuderia, dovrebbero essere adottati alcuni accorgimenti quali ad esempio la somministrazione del fieno prima della somministrazione del mangime, evitare di lasciare per troppo tempo i cavalli senza accesso all’alimento, prestare attenzione alle interazioni tra cavalli sia nei paddock, sia dei vicini di box, ed avere sempre una gestione il più possibile tranquilla e routinaria.
TAKE HOME MESSAGE
- L’ulcera gastrica del cavallo è una malattia estremamente frequente anche se spesso con sintomi subdoli
- E’ possibile una terapia efficace e con prognosi solitamente molto buona, ma è importante tenere in considerazione che soprattutto nei puledri può dare esito a complicazione dall’ esito fatale
- Rivolgersi al proprio veterinario di fiducia quando si verificano coliche ricorrenti, dimagrimento, pelo ispido, calo della perfomance, problemi di carattere comportamentale del cavallo
- La diagnosi è possibile tramite esame diagnostico chiamato Gastroscopia
- La prevenzione è l’aspetto più importante, soprattutto evitando al cavallo l’esposizione ad agenti stressogeni
Le ulcere gastriche non fanno distinzioni: possono colpire un giovane puledro come un cavallo da Gran Premio. Eppure, con un approccio corretto, possono essere diagnosticate in modo preciso e curate efficacemente, restituendo benessere e vitalità al nostro compagno di scuderia.
Un cavallo sano parte sempre da uno stomaco in equilibrio. Ecco perché è fondamentale conoscere, riconoscere e gestire correttamente le ulcere gastriche nel cavallo.
Scritto in collaborazione con il medico veterinario Dott Matteo Villa
Articoli correlati
© Riproduzione riservata.