Viaggiare a Cavallo: Libertà, Natura e Passione in Movimento

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Viaggiare a cavallo in alta quota

C’è qualcosa di profondamente liberatorio nel viaggiare a cavallo. È un modo per lasciare alle spalle il ritmo frenetico di tutti i giorni, per riscoprire la natura a un passo diverso, quello degli zoccoli. Ogni avventura, breve o lunga che sia, diventa un’occasione per respirare a pieni polmoni, ascoltare il silenzio dei paesaggi e ritrovare una connessione con la natura.

Viaggiare a cavallo non è solo un’esperienza sportiva o turistica: è un modo per rallentare, per vedere il mondo con occhi nuovi e viverlo con il corpo, il cuore e la mente. Chiunque ami i cavalli conosce quella sensazione di libertà unica che si prova quando si è in sella, lontano da strade asfaltate e rumori artificiali. Ed è proprio da lì che nasce il desiderio di scoprire il mondo in sella…

Come scegliere il viaggio a cavallo giusto per te? Se stai pensando di partire per un viaggio a cavallo, ci sono alcune considerazioni da fare per individuare l’esperienza perfetta per te. Ecco i criteri principali:

1. Il tipo di esperienza che cerchi

  • Immersione nella natura: Se ami i paesaggi incontaminati, le notti sotto le stelle o i percorsi selvaggi, punta su itinerari in parchi naturali, montagne o steppe.
  • Cultura e tradizioni locali: Se ti affascinano le storie, le persone e le antiche vie, scegli un percorso che tocchi borghi, abbazie, percorsi storici o enogastronomici.
  • Avventura sportiva: Se cerchi sfida e dinamismo, ci sono viaggi con tappe lunghe, dislivelli importanti, guadi o cavalcate in terreni misti e selvaggi anche ad andature sostenute.

2. Il tuo livello equestre

  • Principianti: Scegli tour più brevi e rilassati, con cavalli docili, magari con base fissa (si rientra ogni sera nello stesso luogo).
  • Livello intermedio: Puoi optare per trekking itineranti, anche di più giorni, con terreni vari e andature miste.
  • Esperti: Via libera ad avventure più impegnative, con galoppi prolungati, terreno tecnico e autonomia maggiore.

3. La stagionalità del viaggio
La stagione influisce molto su dove e come è meglio andare. La fascia equatoriale e tropicale (fatta eccezione per i periodi delle piogge è fruibile tutto l’anno)

  • Primavera e autunno: Perfetti per mete mediterranee (Toscana, Andalusia, Camargue) o colline e sentieri boschivi. Le temperature sono miti e i colori spettacolari.
  • Estate: Meglio scegliere zone montane (Alpi, Pirenei, Appennini) o paesi nordici (Islanda, Irlanda, Norvegia), per evitare il caldo eccessivo.
  • Inverno: Ottimo momento per deserti e regioni a clima secco e mite, come il Marocco, tutto il Middle East, il sud degli USA e tutti gli stati nell’emisfero opposto al nostro.

4. La razza del cavallo (per chi ha una passione particolare)
Molti viaggi portano con sé anche un valore aggiunto all’esperienza:

  • Vuoi scoprire la resistenza dei cavalli arabi? Parti per il Sahara o in Giordania.
  • Preferisci l’eleganza di un andaluso? Il sud della Spagna è il luogo perfetto.
  • Sei affascinato dai robusti cavalli islandesi? Vivi l’esperienza unica del tölt tra geyser e vulcani.
  • Hai sempre sognato la cultura western? Sali in sella a un quarter horse in un ranch in Montana o Wyoming.

Viaggiare a cavallo è un’occasione per ritrovare una parte di sé che spesso, nella vita di tutti i giorni, resta nascosta. È un ritorno alle cose essenziali: il legame con il proprio cavallo, il contatto diretto con la natura, il gusto della fatica e il piacere della scoperta lasciando un attimo da parte la performance.
Che tu sia alla prima esperienza di turismo equestre o un veterano, l’importante è partire con la mente aperta… e il cuore pronto a galoppare.

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Sara Giavarini

© Riproduzione riservata.

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