Wilma Hellström e Cicci: anche nell’oscurità, è possibile vedere la luce
Una storia commovente di amore e determinazione, dall’incidente all’oro Europeo.
Nel mondo degli sport equestri ci sono storie che vanno oltre l’ordinario, storie di legami straordinari tra i cavalieri e i loro cavalli. Una di queste è quella di Wilma Hellström e della sua Cicci Bjn. In un’intervista con il team di Horseshowjumping.tv in occasione dei Campionati Europei di Milano, Wilma ha condiviso la sua esperienza con Cicci, un viaggio pieno di sfide, speranze e successi che hanno portato a consolidare un legame diventato indissolubile.
“Non mi sono ancora resa conto” ci ha detto dopo aver vinto la medaglia d’oro a squadre insieme ai suoi compagni Henrik von Eckermann, Jens Fredricson e Rolf-Göran Bengtsson. Ha continuato: “È davvero impressionante avere una squadra così, poter contribuire e prendere questa medaglia insieme è una sensazione fantastica“. Il suo senso di orgoglio nel far parte di una squadra di così alto livello sottolinea l’importanza dell’unità anche nel mondo del Salto Ostacoli che, normalmente, è vissuto come uno sport individuale e non di squadra.
L’umiltà di Wilma traspare quando riflette sul successo del suo team: “A dire il vero, non abbiamo ancora realizzato. Credo che ci vorrà un po’ di tempo per rendersi conto di quello che abbiamo fatto“.
Quando parla del suo rapporto con Cicci, il volto di Wilma si addolcisce, parla di lei come parte fondamentale della sua famiglia, non solo di un cavallo: “Siamo davvero anime gemelle. È molto speciale. Non è come nessun altro cavallo che ho mai avuto. Con me comunica proprio come se parlasse. È molto chiara nel farmi capire cosa vuole e cosa non vuole” ride, poi continua “È una vera e propria connessione”.
Dall’incidente alla medaglia d’oro
Il percorso sportivo di Wilma e Cicci ha preso una piega inaspettata e straziante quando, a soli 7 anni, la cavalla ha subito un incidente che l’ha portata a perdere la vista da un occhio, ma il destino ha voluto che questo non facesse altro che rafforzare il legame tra l’amazzone svedese e la sua incredibile compagna.
Ci ha raccontato: “Iniziavo a pensare che avrei dovuto venderla: molti cavalieri erano interessati, soprattutto in quel Concorso. Pensai «Faccio la gara e ne parlo dopo». Finito il giro le ho fatto una doccia e poi l’ho portata in box. Lei si è sdraiata e ha iniziato a rotolarsi sbattendo la testa contro il muro e ferendosi. Mi ha fatto davvero male vederla soffrire così“. La tristezza provata da Wilma nel vedere la sua Cicci lottare contro il dolore e l’impegno di entrambe durante la lunga e lenta riabilitazione traspare dalle sue parole. Nonostante gli ostacoli apparentemente insormontabili, però, Wilma e la sua compagna di vita sono riuscite ad uscire dall’ombra di quel momento, tornando sul campo gara ancora più motivate di prima. “All’inizio è stato molto difficile, siamo dovute tornare alle basi, ho dovuto insegnarle tutto da zero perché non vedeva nulla da un occhio” poi ha continuato “Il percorso è stato lento e molto lungo. La portavo fuori a passeggiare e lei sbatteva la testa, era confusa. Abbiamo dovuto ricoprire l’intero box perché non riusciva a vedere. Siamo ripartite dal passo, successivamente siamo passate al trotto. Poi un giorno ho provato a farle fare dei saltini alti solo 20 centimetri. Era felicissima, come mai prima. Era come se avesse voluto dirmi che era pronta per tornare a saltare di nuovo” e così è stato.
Wilma e Cicci sono tornate sul campo gara più forti di prima, arrivando a raggiungere obiettivi importantissimi, compresa la medaglia d’oro a squadre agli Europei 2023. “Secondo me gli altri non si aspettavano potesse essere così brava. Io però lo sapevo, ci ho sempre creduto“.
Il lavoro con Cicci e le aspettative per il futuro
Quando le abbiamo chiesto le sue sensazioni durante gli allenamenti Wilma ha risposto: “Non sento alcuna differenza tra mano destra o sinistra, a volte mi chiedo addirittura se sia in grado di vedere anche senza occhi“, ha detto Wilma scherzando, dimostrando la loro incrollabile fiducia reciproca.
La ragazza affronta il futuro a a braccia aperte, pienamente consapevole della fragilità della vita e ammette apertamente: “Non ho aspettative precise. Ci sono così tante cose che potrebbero accadere“. La sua attenzione rimane rivolta ad assaporare ogni momento, a custodire il rapporto con lei e a rinforzarlo sempre di più, mettendo comunque al primo posto il benessere della sua Cicci.
La loro storia personifica l’essenza del legame tra cavallo e cavaliere. Quella agli Europei di Milano non è stata solo una vittoria sul campo gara, ma una vera e propria rivincita nei confronti della vita che, talvolta, può giocare brutti scherzi. Come ci insegnano Wilma e Cicci, però, anche nell’oscurità è possibile vedere la luce.
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A cura di Alessandra Ceserani | Foto Marta Fusetti (c) Wilma Hellström e Cicci Bjn ai Campionati Europei di Milano
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