Alimentazione: cavallo mio, ma quanto mangi?

Advertisement
cavallo che mangia

Sovente può accadere di non essere pienamente sicuri, che il nostro cavallo abbia a disposizione la giusta razione giornaliera di cibo.
Facciamo riferimento a tutti coloro che, per non sbagliare, abbondano nelle porzioni, tanto per non fare torto al classico detto latino, “melius abundare quam deficere”.
Partiamo dall’assunto che un cavallo in natura, passerebbe quasi l’intera giornata a mangiare, eccezion fatta per le pause per il gioco, per la comunicazione con altri simili e per il riposo.
L’alimentazione di un cavallo ricopre senza dubbio un ruolo fondamentale per la sua salute generale, come del resto succede per gli umani.
Uno degli errori più frequenti in cui un inesperto può incappare, è quello di somministrare troppo cibo al proprio cavallo, dal fieno al mangime, dalle carote a pastoni vari.
Prendendo come esempio un cavallo che vive in scuderia, quindi un box solitamente 3×3, non dobbiamo tralasciare il fatto che, mentre noi siamo occupati nelle faccende quotidiane, lavoro, famiglia ecc, esso passerà “aimè”, tutto il tempo nel suo ricovero.
Chiaramente la digestione e lo smaltimento di quanto assimilato, verosimilmente sarebbe difficoltosa; i più fortunati, o i cavalli atleti, escono giornalmente per la consueta seduta di allenamento e magari, al termine, si rilassano in paddok, per cui gioverebbero di una più equilibrata digestione.
Il cavallo è per definizione un quadrupede erbivoro, ed è provvisto di un apparato digestivo particolare: lo stomaco è di piccole dimensioni, mentre è dotato di un intestino molto sviluppato.
Lo stomaco di un cavallo ha una capacità che varia dai 12 e i 15 litri, ampiezza bassissima in rapporto al peso totale dell’animale.
Il foraggio rappresenta per il cavallo l’alimento base; usualmente in maneggio viene utilizzato il fieno, elemento ricavato dall’essiccazione dell’erba ed in seguito fermentato.
La digestione del fieno avviene in tempi rapidi, anche se ogni tipologia di esso può avere tempi diversi a seconda del tipo di taglio, mentre i tempi si allungano, qualora somministrassimo mangimi o cereali, all’incirca un’ora.
Esistono vari metodi di alimentazione del cavallo; il più comunemente utilizzato consiste nel razionare l’intero pasto in più fasi, nell’arco della giornata.
Questo per favorire da un lato, la corretta digestione e dall’altro, per ridurre i tempi di “noia” dell’animale.
Una volta chiaramente individuati i giusti “dosaggi”, magari coadiuvati da un veterinario o un esperto alimentarista, non rimane altro che ripetere quotidianamente il gesto, a volte appagante, di dar da mangiare al nostro cavallo.
Tornando velocemente al discorso fieno, non è da sottovalutare il fatto che il cavallo ha una discreta autoregolazione.
Solitamente diete molto povere di fieno sono destinate a cavalli sportivi che, comunque, necessitano di almeno 5 o 6 kg della stessa pietanza; chiaramente il range citato varia, al variare del peso totale del cavallo e del tipo di disciplina equestre praticata.
Da non dimenticare infine che il nostro equino è per sua natura, abitudinario.
La sua esistenza è scandita da ritmi innaturali, imposti dall’uomo, che interviene e ne condiziona inevitabilmente la vita.
Per quanto possibile quindi, cerchiamo di rispettare il suo “orologio biologico”; potrebbe essere un il giusto modo per ringraziarlo di tutte le soddisfazioni che spesso ci regala, sia in campo sportivo-agonistico che semplicemente psicologico.

 

Rimani aggiornato sulle news di Horse Show Jumping

Iscriviti alla newsletter
Advertisement
Progetto senza titolo1
Tenuta Monticelli logo
Logo Acavallo
Logo stephex
logo VeTeaching
IMG 7016
IMG 7017
logo KEP
logo Porrini Spa
club ippico euratom ogo